George Floyd, 46 anni, afroamericano, è stato bloccato brutalmente dalla Polizia a Minneapolis, in quanto sospettato di contraffazione, e morto in seguito all'arresto troppo violento da parte degli agenti, ora sospesi. Floyd è stato costretto faccia a terra dai poliziotti e, come si vede in un video ripreso da un passante, dopo pochi istanti ha implorato gli agenti di lasciarlo, sostenendo che non riusciva più a respirare. I poliziotti non hanno però mollato la presa e Floyd è così morto soffocato. I soccorsi sono giunti sul posto abbastanza velocemente ma per lui era ormai troppo tardi.

L'episodio ha scatenato una escalation di violenze in tutta la capitale del Minnesota e nel resto degli States. Da Los Angeles a Memphis tantissime persone sono scese in strada a protestare, ma è a Minneapolis che si sono verificati gli episodi di violenza più gravi.

Negozi saccheggiati: c'è anche un morto

Nonostante i poliziotti che hanno fermato Floyd siano stati licenziati in tronco dal corpo di Polizia, l'ira della popolazione americana non è stata stoppata. Negozi di ogni genere sono stati assaltati e saccheggiati, ad uno di questi esercizi commerciali è stato anche appiccato il fuoco. Le violenti proteste hanno anche provocato un morto, mentre un commissariato è stato preso a sassate. Secondo quanto riferisce la Rai c'è stata una vera e propria guerriglia tra i cittadini e la Polizia, che era in tenuta antisommossa.

Gli agenti hanno tentato di fermare la folla con gas lacrimogeni e proiettili di gomma, come era già successo 24 ore prima, subito dopo l'accaduto. Il New York Post riferisce che c'è stato un arresto. Nelle scorse ore il capo della Polizia di Minneapolis aveva fatto appello alla gente di restare calma e di non creare situazioni pericolose.

Donald Trump: 'Dipartimento di Giustizia sta già indagando'

Sulla vicenda è intervenuto anche il Presidente degli USA Donald Trump, il quale ha rassicurato gli americani che ha già dato mandato sia all'FBI che al Dipartimento di Giustizia di indagare su quanto accaduto a Minneapolis negli scorsi giorni.

Il presidente Trump giudica "tristissima e tragica" la morte di George Floyd. Anche il governatore del Minnesota, Tim Walz, ha espresso il suo cordoglio per quanto accaduto, invitando i dimostranti a lasciare la zona. Oltre ad incendiare il negozio di generi alimentari i manifestanti hanno appiccato roghi in altre parti della città. Sui social media e in Rete continuano intanto a circolare le immagini dell'arresto di Floyd e anche delle proteste che si stanno scatenando in queste ore. Sul caso sono intervenute anche personalità dello sport statunitense, primo tra tutti il cestista LeBron James, stella dei Los Angeles Lakers, che si è detto molto dispiaciuto per la morte di George Floyd.