Un infermiere di 57 anni è stato arrestato dai carabinieri del comando provinciale di Ascoli Piceno con le accuse di omicidio aggravato, continuato e di tentato omicidio aggravato. Secondo le indagini, l'uomo sarebbe il responsabile di almeno otto decessi avvenuti nella Rsa di Offida, dove prestava servizio, e di altri quattro tentati omicidi. I reati contestati al 57enne risalirebbero a un periodo che va dal gennaio 2017 fino al febbraio del 2019. L'inchiesta delle Forze dell'Ordine, coordinata dalla Procura ascolana, avrebbe stabilito che le vittime sarebbero morte a causa della somministrazione illecita di farmaci in dosaggi tossici o letali.

L'inchiesta partita nel 2018

Secondo quanto scrive il quotidiano La Stampa, l'indagine che vede coinvolto l'infermiere è partita nel 2018. In quel periodo la Procura ricevette alcune informazioni su decessi sospetti avvenuti nella residenza socio sanitaria di Offida. Gli anziani deceduti sarebbero state persone non autosufficienti e con necessità di assistenza di tipo sanitario. I primi sospetti sono emersi quando le analisi sul sangue dei pazienti morti evidenziarono elevate concentrazioni di promazina, un medicinale neurolettico. Tale sostanza è risultata essere presente in maniera eccessiva nel corpo delle vittime ed era incompatibile con le terapie prescritte agli anziani.

A questo punto gli inquirenti hanno voluto vederci chiaro e dopo una complessa indagine durata svariati mesi hanno iscritto nel registro degli indagati proprio l'infermiere di 57 anni.

All'inchiesta hanno collaborato anche i carabinieri di San Benedetto del Tronto e della locale compagnia di Offida. Gli inquirenti hanno analizzato tantissime cartelle cliniche, per cui il 57enne è sospettato di aver tentato di uccidere nella stessa maniera altre 4 persone. Da qui la decisione di chi indaga di accusarlo anche di tentato omicidio.

Elevato picco di mortalità tra il 2017 e il 2018

Secondo quanto scrive la testata giornalistica Leggo, nell'ascolano sono presenti tra case di riposo per anziani, tra cui quella di Offida. Ed è proprio in quest'ultima che tra gli anni 2017 e 2018 si sarebbe registrato un elevato picco di mortalità. Questo è anche un altro dei motivi che hanno portato la Procura ad aprire un fascicolo di indagine per accertare la natura di tutti quei decessi.

Gli inquirenti fanno sapere che la direzione dell'Asur Marche Area di Ascoli ha collaborato sin dai primi momenti dell'inchiesta, fornendo tutte le informazioni necessarie alle Forze dell'Ordine e ai magistrati titolari dell'indagine. Gli accertamenti proseguiranno anche nelle prossime settimane per fare piena luce su quanto accaduto.