A Carovigno, in provincia di Brindisi, i carabinieri del comando provinciale hanno arrestato un 48enne del posto, A.S, con l'accusa di aver procacciato in maniera illegale dei voti per l'attuale sindaco, Massimo Lanzilotti. Secondo gli investigatori il soggetto avrebbe promesso soldi o favori personali agli elettori. La notizia è giunta anche a Palazzo di Città, per cui il primo cittadino ha voluto inviare una nota agli organi di stampa, dicendosi assolutamente estraneo ai fatti e confidando nel lavoro della magistratura.

Massimo Lanzilotti: 'Fatti che sono lontani dai valori del mio mandato'

Le indagini dell'autorità giudiziaria stanno cercando di far luce su un presunto sistema di pressioni e intimidazioni che avrebbe avuto come obiettivo quello di condizionare l'attività politico - amministrativa della "città della Nzegna". L'inchiesta è partita nel dicembre 2017, quando venne incendiata l'auto dell'ex primo cittadino, Carmine Brandi. Chi indaga ha ritenuto responsabile dell'accaduto proprio il 48enne. I carabinieri avrebbero eseguito anche diverse intercettazioni telefoniche e ambientali: dalle stesse sarebbe emerso di come la riserva di Torre Guaceto fosse vista dalla criminalità locale come un luogo in cui sistemare persone e coltivare i propri interessi.

Il parco naturalistico, ormai da diversi anni Riserva dello Stato, ogni anno ottiene riconoscimenti a livello nazionale e internazionale. Secondo quanto dichiarato dal sindaco, quanto appreso dalla stampa locale e nazionale è lontano dai valori del suo mandato. Riferendosi inoltre alla questione Torre Guaceto, lo stesso Massimo Lanzilotti ha informato che per la gestione del parcheggio sono state approvate convenzioni tra la stessa amministrazione comunale e il Consorzio che gestisce il parco.

Domani interrogatorio di garanzia al 48enne

Nel frattempo si terrà domani 12 giugno l'interrogatorio di garanzia al 48enne, ritenuto responsabile di fatto delle presunte intimidazioni agli elettori e della ipotetica compravendita di voti. Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti il sindaco Lanzilotti avrebbe dovuto garantire ad A.S.

la gestione dei parcheggi di Torre Guaceto. Il sindaco si è detto del tutto estraneo alla vicenda. Attualmente il 48enne si trova agli arresti domiciliari presso la sua abitazione. L'uomo è difeso dagli avvocati Cosimo De Leonardis e Giovanni Francioso: sarà ascoltato dal gip Simona Panzera presso la Procura della Repubblica di Brindisi. L'inchiesta avviata dalle Forze dell'Ordine continuerà per chiarire eventuali responsabilità di altri soggetti.