Ieri la Protezione civile ha dato notizia di 393 nuovi contagi da Coronavirus, in lieve aumento rispetto ai 379 di giovedì, che portano il totale a 236.305. È passato un mese dalla riapertura del 4 maggio e meno di quattro settimane dal termine del lockdown avvenuta il 18, ma in alcune aree la circolazione del virus è ancora rilevante. Il problema riguarda soprattutto la Lombardia che ieri ha comunicato 272 casi, pari al 69,2% dei contagi registrati in Italia, con 31 decessi sempre nella stessa giornata.

Nel complesso la situazione è a 'bassa criticità'

Nella penisola la curva dei contagi continua a calare e il quadro generale non è preoccupante; questo è quanto si evince dai dati riportati dal Ministero della Salute e dall'Istituto Superiore di Sanità relativamente alla settimana che va dall'1 al 7 di giugno. Tuttavia permangono alcuni campanelli d'allarme relativi ad "alcune realtà regionali in cui i numeri dei contagi sono ancora alti, seppure in diminuzione". Basta pensare che alla Lombardia in cui sono stati registrati 31 dei 56 decessi totali delle ultime 24 ore.

"In tutta Italia sono stati riportati nuovi contagi da Covid-19 - ha asserito l'Istituto Superiore di Sanità - questo dimostra che l'emergenza non è ancora terminata.

Occorre ricordare però che le persone che sono risultate positive ultimamente hanno in realtà contratto il virus due o tre settimane fa, cioè tra la prima e la seconda riapertura (tra l'11 e il 25 maggio).

L'indice Rt è sotto l'1 in tutte le Regioni

Le aree monitorate sono tutte con l'indice di trasmissione al di sotto della soglia d'allarme, pari a 1.

In testa con zero casi di coronavirus c'è la Basilicata e a seguire ritroviamo la Puglia con Rt pari a 0,94 rispetto allo 0,78 dell'ultima settimana di maggio. In coda ci sono il Lazio e la Lombardia, con indici Rt pari rispettivamente a 0,93 e 0,9. "La situazione generale continua a migliorare - ha spiegato il direttore del Dipartimento della prevenzione di Lungotevere Ripa, Gianni Rezza - L'incidenza di coronavirus è in calo in tutte le Regioni, ma ciò non esclude l'occorrenza di possibili focolai".

Il focolaio del San Raffaele Pisana di Roma

L'ultima situazione riportata a mo' di avvertimento da Giovanni Rezza si sta verificando in un Istituto di riabilitazione neurologica della Capitale, in cui il focolaio rilevato lo scorso fine settimana sta cominciando ad allargarsi. Dei 27 contagi registrati ieri, 22 sono correlati al focolaio del San Raffaele Pisana che tocca così dei numeri abbastanza rilevanti: 99 pazienti positivi e cinque vittime, due delle quali nelle ultime 24 ore. La Regione Lazio continua a monitorare l'accaduto attraverso un'indagine epidemiologica, puntando anche all'esecuzione del doppio tampone: dei 22 casi legati al focolaio, 16 derivano dai test di controllo effettuati sul personale sanitario e sui pazienti che in un primo momento erano risultati negativi.