Si è difeso davanti all'autorità giudiziaria un 33enne di Lecce, che nella giornata del 30 maggio scorso ha tentato una rapina a un minimarket in via Marinosci. Sarebbe stato lo stesso titolare dell'attività commerciale, un cittadino cingalese, a sventare il furto. L'autore del misfatto si è presentato con il volto coperto da una mascherina chirurgica, occhiali e cappellino con visiera, intimando al negoziante di consegnarli tutto l'incasso della giornata. La vittima non ha desistito e ha minacciato il ragazzo con un coltello, componendo subito dopo il numero 113 e facendo intervenire sul posta una pattuglia della polizia di Stato.
Nel frattempo il rapinatore si è dileguato per le vie del centro cittadino.
Una donna indagata a piede libero
Insieme al 33enne c'era una donna sua coetanea, che adesso è indagata a piede libero per la tentata rapina. Il ladro non è riuscito a portare a termine il suo piano, per cui è tornato indietro a mani vuote. Sin dai momenti immediatamente successivi i poliziotti si sono messi sulle tracce del giovane, rintracciandolo poco dopo e arrestandolo. Il sostituto procuratore di Lecce, Alberto Santaccatterina, aveva chiesto per lui la misura cautelare in carcere, mentre il gip Marcello Rizzo ha accolto la richiesta degli avvocati difensori del 33enne, ponendolo agli arresti domiciliari. Il ragazzo è stato dotato anche del braccialetto elettronico.
Davanti agli inquirenti comunque l'autore della tentata rapina si è dimostrato collaborativo, affermando di aver agito per disperazione a causa della sua precaria situazione economica. Secondo quanto ha riferito lui stesso nel corso dell'interrogatorio di garanzia, negli scorsi mesi ha perso il lavoro a causa della pandemia provocata dalla malattia Covid-19.
Il ragazzo è stato riconosciuto dagli agenti anche grazie ai filmati di videosorveglianza ripresi dalle telecamere della zona e dalla descrizione fornita dal titolare dell'attività commerciale.
Rapinatore munito di pistola scacciacani
Secondo quanto accertato dagli investigatori, il 33enne era anche munito di una pistola, rivelatasi in seguito una scacciacani di calibro n.8 sprovvista di tappo rosso.
Per motivi di privacy, ma anche per la delicatezza della vicenda, non riportiamo le generalità del ragazzo arrestato e della giovane che si trovava con lui. Sulla vicenda comunque indagano ancora gli agenti della Questura leccese e non è escluso che nelle prossime ore, o al massimo nei prossimi giorni, possano conoscersi ulteriori dettagli sull'accaduto. Il 33enne è difeso dagli avvocati salentini Rita Ciccarese e Valentino Aventaggiato.