Nella notte tra il 22 e il 23 giugno una coppia di adolescenti di 17 e 16 anni da compiere si è resa protagonista di un inseguimento con le forze dell'ordine in provincia di Milano. Tutto è cominciato a Paderno Dugnano, quando i residenti di via Bolivia hanno udito degli schiamazzi per strada intorno alla mezzanotte chiedendo subito l'intervento delle forze dell'ordine. Sul posto si sono recati i carabinieri della locale stazione: alla vista dei militari però i due giovani sono entrati in una Citroen C4 e si sono dati alla fuga. Dopo un breve controllo i militari dell'Arma hanno constatato di come la vettura fosse stata rubata alcuni giorni addietro: la proprietaria sarebbe stata la madre di uno dei due ragazzini.

Per motivi di privacy e anche per la delicatezza della vicenda le generalità della coppia non state rese note, questo anche per tutelare le rispettive famiglie.

Un inseguimento di 20 chilometri

Da Paderno Dugnano è partito quindi un inseguimento lungo una ventina di chilometri che ha impegnato numerose pattuglie dei carabinieri e della polizia di Stato, almeno così riferisce la testata giornalistica locale online Milano Today. Una volta giunti a Milano, in via Ferrante Aporti, il giovane conducente della Citroen ha fatto finta di volersi fermare per poter essere riconosciuto dai militari e interrogato. All'improvviso però ha pigiato il piede sull'acceleratore e ha speronato la macchina dei carabinieri, colpendo uno degli agenti in servizio e schiacciandolo tra le macchine in sosta e quelle di servizio.

La fuga dei due innamorati è continuata fino a quando il 16enne non ha perso il controllo del veicolo andandosi a schiantare contro un segnale stradale nei pressi della stazione centrale. I giovani, indenni, sono usciti dall'abitacolo e hanno cominciato a correre a piedi: le Forze dell'Ordine gli hanno però presi poco dopo e condotti in caserma a Sesto San Giovanni.

Il 16enne è stato arrestato in regime di domiciliari

Dopo essere stati fermati i militari hanno proceduto alla loro identificazione. Sui due ragazzini adesso pendono accuse pesantissime: tentato omicidio, questo per aver investito il carabiniere, resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento, furto e ricettazione. Il ragazzo alla guida dell'auto è stato quindi posto in regime di arresti domiciliari presso la sua abitazione, mentre la ragazzina che lo accompagnava è stata soltanto denunciata a piede libero e affidata ai genitori.

Nel corso del lungo inseguimento oltre alla macchina dei carabinieri, i giovani hanno danneggiato anche quelle della Polizia. Tutto si è concluso intorno all'una di notte. L'agente colpito durante l'inseguimento sta bene e non è rimasto ferito.