Nella notte tra giovedì 25 e venerdì 26 giugno, a Mondragone in provincia di Caserta sono stati incendiati due veicoli di proprietà dei cittadini dell'Est Europa. Un veicolo è stato dato alle fiamme vicino alla zona rossa Covid-19 istituita presso i palazzi ex Cirio mentre un altra autovettura è stata incendiata a un paio di chilometri di distanza dalla zona dove si è verificato il focolaio. Nella giornata di ieri si sono registrati alcuni dissidi tra i cittadini di Mondragone e i bulgari della zona rossa, dove attualmente ai contano 43 positivi al Coronavirus.
Lancio di oggetti tra i cittadini
Dallo scorso lunedì 22 giugno sono iniziati i disordini nella cittadina di Mondragone, con un lancio di oggetti da e verso i balconi dei palazzi ex Cirio. Inoltre, sono state danneggiate diverse auto parcheggiate a ridosso della zona rossa. Nel frattempo, questa notte sono intervenute squadre di vigili del fuoco per spegnere l'incendio di un furgoncino di proprietà di un bulgaro. Poco dopo è andato a fuoco un altro mezzo di proprietà di un romeno. Al momento, nella zona rossa Covid-19 ci sono 43 contagiati e resta da completare l'analisi dei circa 700 tamponi effettuati. In questi edifici oltre a cittadini di nazionalità bulgara, vivono anche circa 300 italiani e persone provenienti dall'Africa, dal Sud America e da altri Paesi dell'Est Europa.
Il presidente Vincenzo De Luca: 'Se i positivi sono troppi chiudo Mondragone'
Nella giornata di oggi venerdì 26 giugno continuerà lo screening per verificare l'andamento dei contagi anche al di fuori della zona rossa. Dall'esito dipenderanno le prossime decisioni della Regione Campania. Infatti, queste le parole del presidente Vincenzo De Luca durante l'edizione del Tg3 di ieri sera: "Se si dovesse arrivare a 100 positivi dopo il controllo di circa 4mila tamponi, allora sarà chiusa tutta Mondragone".
Ed è proprio questa ipotesi di chiusura che sarebbe alla base dei dissidi tra cittadini italiani e bulgari. Il presidente della Regione Campania Vincenzo De Luca anche in questo caso ha voluto dire la sua e ha affermato che questa situazione esiste da anni e anni. "Ministri dell'interno, sindaci e prefetti - ha affermato De Luca - nessuno se ne è mai accorto. Ed ora io ho chiesto che ci siano controlli rigorosi h 24".Il Ministro dell'interno Luciana Lamorgese ha deciso di mandare 50 militari.