Un ex avvocato della California del Sud di 62 anni è stato dichiarato colpevole di aver ucciso sua moglie nel 2006: la vittima fu gettata da una nave da crociera. Secondo i giudici della corte federale di Santa Ana, la coppia stava facendo una crociera nel Mediterraneo dalla Spagna all'Italia. Il 62enne avrebbe commesso il delitto per poter intascare i soldi dell'assicurazione personale della donna, del valore di circa un milione di dollari. L'uomo è stato condannato per omicidio di primo grado e se le accuse a suo carico saranno confermate rischia l'ergastolo.

Il delitto sulla nave

L'autorità giudiziaria della California ha stabilito che, all'epoca dei fatti, il 62enne inscenò una sparizione. Tutto sembrò andare secondo i suoi piani, fino a quando il corpo della signora non venne trovato sulle coste di Paola, in provincia di Cosenza. Le autorità italiane eseguirono l'autopsia sul corpo della vittima, stabilendo che la donna non fosse morta per annegamento, ma dopo essere stata strangolata. Questo particolare è bastato a far scattare le indagini con l'accusa di omicidio. La Polizia degli Stati Uniti fu subito informata di quanto accaduto. Secondo quanto riferisce la testata giornalistica Leggo, i due avevano divorziato nel 2002 dopo essere stati sposati per sette anni.

Quando effettuarono la crociera nel Mediterraneo i due erano separati ma vivevano ancora insieme dividendo i rispettivi beni. Il 62enne aveva anche sposato un'altra donna e, a fasi alterne, la lasciava per tornare dalla ex. Quando fu iscritto nel registro degli indagati per la scomparsa della mogie, l'uomo aveva già a suo carico una denuncia per tentato omicidio della seconda moglie.

Proprio grazie a questi particolari gli inquirenti hanno stretto subito il cerchio intorno a lui.

Anche l'FBI ha indagato sul caso

Fu l'FBI (Federal Bureau of Investigation) ad accorgersi di operazioni sospette sui vari conti bancari intestati all'uomo. L'omicida avrebbe tentato di spostare una somma pari proprio ad un milione di dollari, ovvero il valore dell'assicurazione della moglie uccisa.

L'uomo fu accusato di omicidio del 2013 e al processo disse che la notte in cui sua moglie scomparve aveva preso un sonnifero: al suo risveglio non l'avrebbe più vista nella stanza. "Nonostante tutta la sua minuziosa pianificazione per scegliere la nave perfetta, la stanza perfetta e il momento perfetto per commettere un omicidio, il fatto che l'abbia strangolata prima di gettarla in mare ci ha dato le prove per condannarlo con l'accusa di omicidio" - così ha dichiarato al Los Angeles Times Todd Spitzer, procuratore distrettuale della contea di Orange County, in California, luogo in cui appunto si è svolto il processo che adesso ha riconosciuto colpevole il 62enne.