Stabili le condizioni del campione paralimpico Alex Zanardi, a circa un mese dal terribile incidente avvenuto in handbike nel tratto di strada Pienza-San Quirico, in provincia di Siena. Avviate dai medici le procedure per la riduzione della sedazione.

Stabile il quadro clinico generale, ancora grave quello neurologico

I medici dell'ospedale Santa Maria alle Scotte di Siena, in accordo con i famigliari dello stesso Alex Zanardi, hanno avviato la riduzione della sedazione, per valutare in seguito le condizioni generali e per poter proseguire dal punto di vista terapeutico e riabilitativo.

Al momento, il campione paralimpico è sempre nel reparto di terapia intensiva dove, a seguito del terribile incidente del 19 giugno scorso, era stato ricoverato e indotto in coma farmacologico per le gravi condizioni in cui versava, soprattutto per i danni riportati al cervello. Dopo aver già effettuato una serie di interventi da parte dell'equipe medica specializzata dell'ospedale senese, rimangono stabili i parametri cardio-respiratori e metabolici, mentre grave è ancora il quadro neurologico dell'atleta. La prognosi resta riservata. Su richiesta della famiglia stessa, nuove notizie sulle condizioni di salute di Zanardi verranno divulgate la prossima settimana.

Alex Zanardi: il controverso tratto di provinciale e lo schianto contro il camion

Ancora in corso gli accertamenti sulla dinamica che ha portato il campione Alex Zanardi, a bordo della sua handbike, a finire contro un camion il 19 giugno scorso, sul tratto di provinciale Pienza-San Quirico nei pressi di Siena, durante il tour Obiettivo 3 al quale stava partecipando.

Zanardi era uscito di carreggiata perdendo il controllo del suo mezzo, per finire contro un camion che arrivava dalla corsia opposta. Portato d'urgenza all'ospedale era stato sottoposto a un delicato intervento di neurochirurgia per cercare di ridurre il più possibile il trauma cranico riportato, e in seguito era stato ricoverato in terapia intensiva e indotto in coma farmacologico.

Numerose le perizie in corso su richiesta della Procura di Siena, a cominciare dai mezzi stessi, dalla loro omologazione su strada ed eventuali difetti di fabbricazione, fino alla valutazione del manto stradale stesso. Una delle possibili ipotesi al vaglio, infatti, sarebbe l'usura dell'asfalto probabilmente dovuta anche ad agenti atmosferici e condizioni meteo avverse, e la presenza di un possibile avvallamento che avrebbe indotto l'atleta bolognese a perdere il controllo del suo mezzo, uscendo dal suo tratto di competenza per impattare infine contro il mezzo pesante.