Mario Bressi avrebbe già ucciso i figli, i gemelli Diego ed Elena di 12 anni, quando ha inviato una serie di messaggi WhatsApp e una lunga mail alla loro mamma, Daniela Fumagalli. Lo hanno stabilito le indagini condotte dai carabinieri, coordinati dalla procura di Lecco. Col passare dei giorni si aggiungono nuovi particolari sul duplice figlicidio da parte di Bressi, che si è poi suicidato, forse per vendicarsi della sua ex compagna che lo stava lasciando. La tragedia è accaduta nella notte tra venerdì 26 e sabato 27 giugno a Margno, località turistica dell'Alta Valsassina.
Concluse le autopsie, le salme sono state restituite alle famiglie per i funerali che si terranno il 4 luglio.
Bressi, ultimi messaggi alla moglie
Venerdì 26 giugno, tra le due e le tre di notte, Bressi ha inviato alla moglie alcuni messaggi. Si trovava a Margno, nella casa familiare, con i figli per una breve vacanza. Daniela Fumagalli li ha letti solo al risveglio, la mattina di sabato verso le 5. I messaggi sembrerebbero pianificati per infliggere alla moglie un castigo: in uno di essi Bressi accenna a questioni organizzative e alla scelta del campus estivo dei figli; in un altro, sono indicati i posti in cui Bressi avrebbe voluto portare i bambini in vacanza. Un altro ancora, rimanda a una lunga mail: in essa sono contenute recriminazioni verso la moglie, accusata di aver distrutto la famiglia per aver chiesto la separazione.
Seguono minacce che non avrebbe mai più rivisto i suoi figli. Come appurato dagli inquirenti, le minacce erano già diventate realtà quando ha inviato quei testi. Infine, l'ultimo messaggio inviato da Bressi alla moglie dal ponte della Vittoria di Cremeno, distante una ventina di chilometri da Margno, poco prima di lanciarsi nel vuoto all'alba: "Adesso prenderò il volo, domani avrai problemi ben più grossi della mensa dei bambini".
Quando Daniela, dopo aver letto quei contenuti, è corsa da Gessate a Margno, l'inimmaginabile era già accaduto: è toccato proprio a lei, alle sette di mattina, scoprire i corpi senza vita dei suoi figli di 12 anni. A maggio Daniela aveva contattato un avvocato per la separazione, ma Bressi non aveva mostrato il rancore e la carica d'odio che, invece, traspaiono dagli ultimi scritti.
Oltre il disappunto o la contrarietà per la separazione, non si era mai spinto: non aveva mai espresso, in forme violente o preoccupanti, la paura di non vedere più i figli.
Concluse le autopsie, Bressi ha strozzato entrambi i figli
L'anatomopatologo Paolo Tricomi, su incarico della procura di Lecco, ha concluso ieri le autopsie sui corpi dei gemelli e del padre, eseguite all'ospedale Manzoni della città. Gli esami autoptici, eseguiti martedì sul corpo di Elena, e mercoledì pomeriggio su quello di Diego, hanno confermato le prime ipotesi investigative subito dopo il ritrovamento dei bambini senza vita. Il primo ad essere ucciso sarebbe stato Diego, poi Elena. Entrambi sono morti per strozzamento, come evidenzia il referto stilato dal medico legale.
Secondo l'autopsia, i bambini sono stati uccisi poco prima delle due di notte.
La relazione riferisce che il padre "ha usato tutta la sua forza" strangolandoli a mani nude, come è confermato dalla frattura dell'osso ioide, nota ai medici legali perché associata ad eventi delittuosi. Il decesso sarebbe avvenuto in pochi minuti. Gli esiti degli esami tossicologici, ancora mancanti, potranno rivelare se Bressi abbia sedato i figli prima del duplice efferato delitto, e se sia stato premeditato. Sarebbe emerso, inoltre, che sulle braccia della bambina siano stati trovati segni di contenzione: Elena si sarebbe svegliata e, rendendosi conto di ciò che stava accadendo, avrebbe tentato di sottrarsi alla furia omicida di suo padre.
Il quale, a quel punto, l'avrebbe immobilizzata legandola: da qui i segni, per poi soffocarla.
Funerali di Diego ed Elena
I funerali di Diego ed Elena si svolgeranno oggi 4 luglio alle 10 di mattina a Gessate, il comune dell'area metropolitana milanese dove la famiglia, originaria di Gorgonzola, viveva dal 2003. Gessate, domani, proclamerà il lutto cittadino. La cerimonia funebre sarà celebrata nel campo sportivo Romeo Bertini, per consentire, nel rispetto delle norme per contrastare il coronavirus, un accesso a un numero maggiore di persone di quelle che potrebbe accogliere la chiesa dei Santi Pietro e Paolo, dove i bambini facevano catechismo. Data e luogo delle esequie di Bressi, invece, non sono stati ancora fissati.