Un trio 'allegro', quello partito da Turbigo (Milano) alle due di notte di giovedì scorso con l'intento di arrivare ad Oleggio (Novara). I tre, di nazionalità italiana, presi totalmente dai fumi dell'alcool, hanno invece proseguito il loro viaggio percorrendo 350 km a fronte dei 15 previsti. Il lungo e imprevisto viaggio è terminato in località Casalborsetti, nei pressi di Ravenna, dove un posto di blocco della Polizia Stradale ne ha obbligato il fermo. L'autista del mezzo, risultato positivo al test alcolemico, è stato denunciato a piede libero con conseguente ritiro della patente e sequestro dell'autoveicolo.

Un viaggio senza meta

L'insolita vicenda ha avuto il suo epilogo nella mattinata di giovedì (intorno alle 9), quando una pattuglia stradale in servizio sulla "Antica Romea" ha intravisto una vettura proveniente dal nord che procedeva zigzagando. A bordo della Suzuki Swift di colore grigio vi erano un uomo e due donne che viaggiavano da diverse ore e che non avevano la benché minima consapevolezza di aver percorso fino a quel punto ben 350 km di strada.

Di fatto, il tragitto che avrebbero dovuto percorrere prima di inoltrarsi in quel viaggio senza meta, comprendeva un breve percorso che, in una decina di minuti li avrebbe condotti alla destinazione che si erano prefissati. Il viaggio dei tre cittadini lombardi, che invece si erano perduti, è stato interrotto solo quando gli agenti della stradale hanno alzato la paletta rossa per ordinare l'arresto del mezzo.

I rilievi della pattuglia autostradale

La persona al volante, un 58enne di Magenta, nel milanese, è stato invitato dagli agenti a scendere dell'automobile e a sottoporsi ai dovuti controlli. L'uomo, in preda ad uno stato confusionale, emanava un forte odore di alcool e si reggeva in piedi con equilibrio precario, evidenziando sin da subito uno stato avanzato di ubriachezza.

La prova etilometrica a cui è stato sottoposto ha confermato i primi sospetti, facendo rilevare un tasso alcolemico ben al di sopra della soglia prevista dalla legge.

Gli agenti, in corso di verbalizzazione, sono riusciti ad attestare che il terzetto proveniva da un paesino in provincia di Milano e che il loro stato alterato li aveva portati fuori strada.

Nell'abitacolo della vettura, gli stessi, hanno rinvenuto anche diverse bottiglie di vino, una delle quali situata nel vano portaoggetti interposto fra i sedili anteriori, dando così l'idea che l'uomo ne stesse facendo ancora uso.

Ora l'autista in causa, per il quale è stato disposto il ritiro immediato della patente e il sequestro del mezzo su cui viaggiava, dovrà rispondere del reato di guida in stato di ebbrezza, ai sensi dell'articolo 186 del Codice Civile.