In lacrime e inconsolabile davanti alla piccola bara dopo il ritrovamento dei resti di un bambino nel bosco di Caronia. Manca ancora la prova del DNA per certificare che le ossa ritrovate siano quelle del piccolo Gioele ma Daniele Mondello guarda rassegnato il feretro, si piega e piange al fianco del nonno del bambino scomparso il 3 agosto. Carico di speranze nella mattina del 19 agosto, aveva radunato un gruppo di volontari per cercare il piccolo, dopo sedici giorni di ricerche delle forze dell’ordine con l’utilizzo di cani molecolari ed esperti.

Ad individuare i resti umani e alcuni indumenti del piccolo un carabiniere in pensione, il cinquantacinquenne Giuseppe Di Bello, che aveva risposto all’appello lanciato via Facebook dal marito di Viviana Parisi.

A distanza di alcune ore dal tragico ritrovamento, Mondello ha scelto nuovamente la pagina social per manifestare il proprio disappunto: “Cinque ore di lavoro di un volontario rispetto a 15 giorni di 70 uomini esperti, mi fanno sorgere dei dubbi oggettivi sui metodi adottati per le ricerche”. L’uomo è convinto che la moglie non abbia fatto del male a Gioele: “Lo adorava, era la sua anima”.

Le perplessità di Daniele Mondello: 'Sono bastate 5 ore di lavoro di un volontario'

Al termine di un’estenuante giornata culminata con il ritrovamento dei resti umani compatibili con quelli di un bambino dell’età di Gioele, il papà ha pubblicato un post sul profilo Facebook per ringraziare i volontari che hanno partecipato alle ricerche del figlio.

“Nonostante il dolore che mi ha travolto trovo doveroso ringraziare quanti mi hanno aiutato” - ha scritto Daniele Mondello che ha sottolineato che senza la collaborazione delle persone che hanno risposto al suo appello social probabilmente sarebbero trascorsi ancora molti giorni prima di ritrovare il corpo del piccolo.

Senza fare giri di parole il quarantacinquenne ha manifestato i propri dubbi sui metodi adottati per le ricerche.

Sono bastate cinque ore di lavoro di un volontario. La mia non vuole essere una polemica, ma la semplice considerazione di un marito e padre distrutto per la perdita della propria famiglia” - ha aggiunto il dj messinese. “Se l’avessero trovato le forze dell’ordine qualche giorno prima avremmo potuto almeno fargli una carezza” - aveva riferito qualche ora prima Mariella Mondello, la zia di Gioele.

Viviana Parisi, il marito esclude l'ipotesi omicidio - suicidio: 'Adorava Gioele'

Resta da chiarire cosa sia accaduto dopo l’incidente stradale sulla Messina – Palermo con Viviana Parisi che è stata vista scavalcare il guardrail con il figlio in braccio. Daniele Mondello ha ribadito che la moglie aveva ritrovato la serenità e che non avrebbe mai fatto del male a Gioele.

“Era felice perché aveva ritrovato il lavoro. Quella mattina mi aveva riferito che sarebbe andata a Milazzo ma ero a conoscenza del suo desiderio di visitare la Piramide della luce” - ha spiegato il dj siciliano che ha precisato che la moglie non portava quasi mai il telefono cellulare con sé. “Adorava suo figlio, era la sua anima” - ha ribattuto rispondendo con fermezza a chi ipotizzava un possibile omicidio - suicidio. “Andate via tutti, lasciatemi in pace”.