Non ce l’ha fatta Cristian Persico, dopo cinque mesi passati nel reparto Terapia intensiva dell’ospedale Papa Giovanni XXIII di Bergamo. Il cuore del giovane di 34 anni ha cessato di battere mercoledì 19 agosto, a causa del Coronavirus. La triste notizia è stata diffusa da Enzo Poli, sindaco di Casnigo, il comune d’origine del ragazzo: “Tutti speravamo che alla fine ce la facesse – ha spiegato il primo cittadino – aspettavamo il suo ritorno in paese”. Persico era stato ricoverato lo scorso 23 marzo: quasi subito le sue condizioni di salute si erano aggravate, tanto da consigliarne il trasferimento in terapia intensiva.
Da quel momento non ci sono stati progressi, fino alle ultime settimane, quando sono sopraggiunte ulteriori complicazioni che hanno ulteriormente debilitato il fisico del giovane, provocandone il decesso.
Il cordoglio degli amici di Cristian sui social
Appresa la notizia, sui social si sono moltiplicati i messaggi di cordoglio dei conoscenti di Cristian: su Facebook nel gruppo “Il casnighese” in molti lo hanno ricordato, dedicandogli anche delle canzoni. E proprio nel profilo del giovane, appare una sua foto sorridente, scattata poco più di un anno fa, in occasione del suo matrimonio in chiesa, celebrato dallo zio, don Mario Carminati, arciprete in una parrocchia nel comune di Seriate. Come ha ricordato il sindaco di Casnigo, Cristian aveva trascorso il giorno del primo anniversario di nozze, lo scorso giugno, lontano dall’amata moglie Sara, in ospedale, attaccato a quei macchinari che gli permettevano di respirare.
Il ricordo di Cristian da parte del sindaco di Casnigo
Il sindaco Poli ha voluto ricordare sul Corriere della Sera la figura di Cristian, descrivendolo come un giovane generoso, solare e molto attivo nella comunità locale. Persico lavorava in una ditta in Val Seriana che opera nel campo elettrico. Tuttavia era conosciuto da tutti in paese per la sua opera di volontariato in oratorio.
Tante erano le sue passioni: il 34enne si dilettava a suonare nel gruppo comunale il baghèt, la tradizionale cornamusa bergamasca, nota già nel Medioevo. Inoltre era un amante della montagna, tanto da essere spesso impegnato in lunghe escursioni. Tra i suoi tanti interessi c’era anche quello della fotografia, che lo aveva portato a diventare membro del club di appassionati di Casnigo.
Anche il cugino di Cristian è scomparso a 36 anni per il Covid-19
Quella di Cristian non è la prima morte per coronavirus che colpisce la sua famiglia. Infatti il giovane era cugino di secondo grado del compaesano 36enne Emiliano Perani, scomparso lo scorso aprile, dopo essere stato ricoverato al San Gerardo di Monza, con i sintomi del Covid-19. Del resto, come ricorda il sindaco Poli, sono state numerose le perdite a Casnigo, causate dal Coronavirus: un dolore amplificato dal fatto che nel piccolo comune ci si conosce tutti. Cristian, oltre alla moglie Sara, lascia il padre Renato, diventato vedovo otto anni fa, quando perse la moglie, Angioletta Carminati. “Ora è rimasto solo, gli staremo vicini”, promette il primo cittadino, che invita tutti a non abbassare la guardia, perché l’emergenza dovuta al virus non è ancora terminata ed è sbagliato perdere certe corrette abitudini di prevenzione, come quella di indossare i dispositivi di protezione ed evitare gli assembramenti.