Il Senato chiude per Coronavirus. Nella giornata di mercoledì 30 settembre i lavori a Palazzo Madama si sono fermati in via precauzionale, dopo che i tamponi effettuati da due parlamentari del M5S sono risultati positivi. Quindi sono state annullate tutte le riunioni di commissione, compresa quella della Giunta delle elezioni e delle immunità del Senato; saltato anche il Consiglio di presidenza previsto per il pomeriggio, visto che in quelle ore si è proceduto a sanificate tutti gli ambienti di Palazzo Madama. Inoltre tutti i senatori del Movimento Cinque Stelle hanno effettuato l’esame, per verificare l’eventuale presenza di altri contagiati.

Uno dei due senatori positivi è Francesco Mollame, che già nei giorni precedenti aveva annunciato di aver contratto la Covid-19: per questa ragione l’esponente politico aveva seguito in videoconferenza l’ultima assemblea congiunta dei gruppi parlamentari. L’altro senatore risultato positivo al tampone è il riminese Marco Croatti, che ha dato su Facebook la notizia.

L’allarme tra i senatori del Movimento Cinque Stelle

Naturalmente l'esito delle analisi ha creato grande apprensione tra i senatori del movimento fondato da Beppe Grillo e più in generale tra tutti i frequentatori dei due rami del Parlamento. Infatti, come da lui stesso rivelato sui social, giovedì 24 settembre il senatore Croatti, 48 anni, aveva partecipato di persona all’assemblea congiunta dei parlamentari, convocata nel palazzo che ospita le sedi dei gruppi di Montecitorio, in cui si era discusso del percorso che porterà nei prossimi mesi il M5S agli Stati generali.

Croatti ha però precisato che in quell'occasione avrebbe rispettato tutte le misure di sicurezza, tenendo sempre la mascherina sul volto e rimanendo a debita distanza dagli altri onorevoli presenti. Da lunedì pomeriggio l’esponente politico è in quarantena a casa. Nel suo messaggio ha invitato tutti a comportarsi sempre con la massima cautela e a seguire gli accorgimenti previsti, perché solo rispettando le indicazioni sarà possibile avere la meglio sul virus.

Il primo dei due senatori a essere risultato positico

L’altro senatore risultato positivo, Francesco Mollame, 58 anni, ingegnere originario di Partinico (Palermo), ha spiegato di non essere asintomatico e di soffrire di difficoltà respiratorie. Visto il ruolo ricoperto, ha deciso di raccontare del suo stato di salute non appena avuta la notizia, aggiungendo di aver denunciato la propria situazione all’Azienda sanitaria provinciale, cercando di ricostruire tutti i contatti avuti negli ultimi giorni.

L’esponente politico ha aggiunto di essersi messo in autoquarantena, chiudendosi in casa sin dalle prime avvisaglie di malessere, anche se ha ricevuto l’esito del tampone qualche giorno dopo. Mollame – già candidato sindaco a Partinico nel 2008 con l’Mpa di Raffaele Lombardo e poi eletto nel 2018 a Palazzo Madama con i Cinque Stelle – ha contattato tutte le persone che ha incontrato di recente, anche se ha dichiarato di aver rispettato le procedure di sicurezza in tutte le occasioni, come ad esempio durante la manifestazione per il rilancio dell’ospedale di Partinico del 19 settembre scorso.

Il contagio dei due senatori

Secondo le indiscrezioni riportate da Repubblica, il senatore Marco Croatti avrebbe contratto il virus dopo essere stato a lungo in contatto con l'altro positivo, Francesco Mollame.

Infatti i due avevano partecipato insieme il 18 settembre a un incontro elettorale in Romagna. In quell’occasione era presente, tra gli altri, anche il ministro per i Rapporti con il Parlamento Federico D'Incà, che ha successivamente fatto il tampone, risultando negativo.

In queste ore cresce la preoccupazione fra i senatori, anche per il diffondersi di voci assolutamente non confermate su possibili altri casi di Covid in Parlamento. Nel frattempo la struttura medica di Palazzo Madama ha predisposto nuovi tamponi per tutti i componenti della commissione Industria, di cui fa parte Marco Croatti. A questo punto è a rischio anche la ripresa dei lavori d'Aula, prevista per lunedì 5 ottobre.