Brutta avventura per una bimba di 14 mesi che vive in comune della Lomellina. Come riportato dalla stampa locale, alcuni giorni fa la piccola è caduta in un sonno profondo per qualche ora, facendo preoccupare i genitori che l'hanno portata in ospedale. La bambina è giunta ormai in coma al Policlinico San Matteo di Pavia. Al personale di Pediatria il padre e la madre hanno spiegato che non era cascata in casa e che non sembrava aver urtato la testa o subito qualche trauma. I sorprendenti risultati delle analisi delle urine hanno risolto il mistero sull’accaduto: il malore era dovuto all’assunzione di marijuana.

Infatti i medici hanno riscontrato tracce di cannabis: la sostanza stupefacente ha provocato lo stato comatoso in cui era caduta la piccola paziente. Per fortuna le tempestive cure hanno evitato gravi conseguenze: la bimba si è ripresa dopo qualche giorno.

Le indagini sul malore della bimba

Una volta scoperte le cause del malore, il personale sanitario dell’ospedale pavese ha avvisato la polizia. Quindi sono partite le indagini per chiarire cosa possa essere successo alla bimba. Nel frattempo le condizioni di salute della piccola paziente sono migliorate nel giro di pochi giorni. Venerdì 25 settembre la bambina è stata dimessa, ma non è tornata immediatamente a casa: è stata accompagnata, su richiesta del Tribunale per i Minori di Milano, in una struttura protetta per minori.

Nelle scorse ore però il giudice competente avrebbe dato il via libera per il rientro in famiglia della bambina, che potrà rimanere con la mamma, risultata idonea ad accudirla.

Le ipotesi sul quello che può essere accaduto alla bimba

Nel frattempo gli inquirenti stanno cercando di ricostruire l’accaduto. Al momento l’ipotesi più realistica è quella che il malore della piccola sia dovuto a una tragica disattenzione dei genitori: la bimba potrebbe aver raccolto e ingerito di nascosto delle modeste quantità di marijuana, forse lasciate incustodite su un tavolino o cadute per terra.

Quindi, anche se le indagini non sono ancora concluse, si tende ad escludere la volontarietà del padre e della madre della bambina. La Procura di Pavia ha immediatamente disposto che l’appartamento in cui vive la famiglia fosse perquisito; tuttavia gli agenti non hanno riscontrato la presenza di sostanze stupefacenti.

Quello della bimba di Pavia non è il primo caso di piccoli ricoverati per droga

Quello della bimba ricoverata a Pavia non è il primo caso di piccoli che finiscono in ospedale a causa del consumo di sostanze stupefacenti da parte dei genitori. Ad esempio nel dicembre del 2018 – sempre al San Matteo – era arrivata una bambina di due anni, anche lei finita in coma per aver ingerito droga. Infatti le analisi avevano rivelato tracce di marijuana, hashish e cocaina nelle urine e nel sangue.

In seguito ad altri episodi simili, Ciro Cascone, procuratore capo del Tribunale per i minorenni di Milano, ha lanciato l’allarme sulla pericolosità delle droghe “leggere” per i più piccoli. Infatti queste sostanze, anche se ancora illegali, sono ormai sempre più diffuse: quindi aumenta il rischio per i bambini, che sono esposti a droghe che possono provocare gravi conseguenze per la loro salute.