Ancora un colpo di scena nel "giallo di Caronia". Secondo i risultati degli ultimi accertamenti, le tracce isolate sul pilone dell'alta tensione non apparterebbero né a Viviana Parisi, né ad un altro essere umano. Gli esami post mortem eseguiti sul corpo della donna, inoltre, avrebbero evidenziato anche la presenza di alcuni morsi, al momento ancora non identificati. Sul caso di Cronaca Nera sta indagando la Procura di Patti.

Le tracce sul traliccio non sono di Viviana

Viviana Parisi, deejay 43enne di origine torinese, è scomparsa con il figlioletto Gioele, quattro anni, lunedì 3 agosto.

Pochi giorni più tardi entrambi sono stati rinvenuti senza vita nei boschi di Caronia, in provincia di Messina. A quasi due mesi di distanza dal loro ritrovamento sono tanti gli interrogativi che rimangono senza risposta.

Nelle ultime settimane, la polizia scientifica ha analizzato con attenzione ogni singolo reperto rinvenuto e isolato in contrada Sorba, a due passi dall'autostrada Messina-Palermo. I nuovi elementi, recuperati durante lunghi e minuziosi sopralluoghi, inizialmente avevano fatto sperare in una svolta nelle indagini. Durante i sopralluoghi del 25 settembre, in particolare, gli inquirenti impegnati nello screening del pilone avevano notato l'impronta di un pollice (a circa un metro e mezzo da terra) e alcuni segni di sudore (un metro più in alto).

Nelle scorse ore, però, come riportato da alcuni quotidiani siciliani, il Gabinetto regionale della polizia scientifica ha comunicato al procuratore capo di Patti, Angelo Cavallo, che i "residui di natura fluida" trovati sul traliccio dell'alta tensione non appartengono a Viviana Parisi. "Non sono di natura biologica" ha sottolineato il titolare dell'ufficio inquirente di Patti.

Un morso sul corpo di Viviana

A complicare un quadro investigativo particolarmente intricato vi sarebbe anche un ulteriore nuovo elemento. Durante gli esami autoptici, i periti hanno evidenziato tracce di morsi sul corpo di Viviana Parisi. I segni sono stati isolati all'altezza della caviglia e del gomito e, verosimilmente, potrebbero essere ricondotti all'aggressione di un branco di cani.

La famiglia di Viviana e Gioele ha sempre rigettato l'ipotesi dell'omicidio-suicidio e, fin dall'inizio, attraverso i suoi legali, aveva sostenuto l'attacco di animali selvatici.

Nel pomeriggio di oggi, domenica 4 ottobre, l'avvocato Claudio Mondello, legale di Daniele Mondello, marito di Viviana e padre di Gioele, su Facebook ha commentato gli ultimi risvolti facendo, tra l'altro, riferimento alla relazione presentata dal biologo forense Salvatore Spitaleri, consulente degli avvocati Nicodemo Gentile e Antonio Cozza. "A parte la nostra immaginazione - ha considerato - non c'è assolutamente nulla che collochi Viviana su quel pilone". Poi, in riferimento alle tracce isolate ha continuato: "Altresì, qualcosa sono. Esistono ed emergono su istanza di parte" "Sicuri - ha poi domandato polemico - di aver cercato le cose giuste nel modo giusto?"