Smentita l'ipotesi che dietro l'omicidio di Lola D., 12 anni, potrebbe esserci il traffico di organi umani. Non ci sono certezze e tutte le piste investigative sono battute, ma un testimone aveva fatto riferimento all'attività illegale, pista poi smentita dalla polizia. La bambina, scomparsa nella giornata di venerdì 14 ottobre mentre rientrava da scuola - in un quartiere del 19ème arrondissement, nella parte nord occidentale di Parigi - è stata ritrovata senza vita in una cassa, sembra una valigia. Sul suo corpo gli inquirenti hanno notato dei numeri - un 1 e uno 0 - "apposti", non scritti o incisi.

Al momento, gli uomini della brigade criminelle che stanno seguendo il caso di cronaca nera, hanno arrestato 4 persone.

La scomparsa di Lola

Lola D frequentava la seconda media al Collège Georges Brassens, a meno di 200 metri dalla sua casa di Parigi. Venerdì, nel primo pomeriggio, al termine delle lezioni sarebbe dovuta rientrare a casa in quanto, con i genitori e il fratello maggiore, sarebbe dovuta andare nel nord della Francia, a Béthune, paese d'origine della famiglia.

Mamma Delphine, non vedendola tornare, si è subito preoccupata e, dopo aver controllato i luoghi che Lola era solita frequentare con le amiche, ha dato l'allarme. Dopo esser stata in commissariato per la denuncia di scomparsa, sulla sua pagina Facebook ha postato, corredato da uno foto della ragazzina, il suo appello: "Aiutateci a trovarla".

Nel frattempo, papà Johan, portiere, ha visionato le telecamere di sicurezza poste nell'androne dello stabile a due passi dal luogo in cui la famiglia risiede. Nelle immagini, ha subito riconosciuto Lola, con i jeans strappati, la giacca senza maniche e il volto preoccupato in compagnia di una giovane donna sconosciuta. Come da protocollo, sono subito iniziate le ricerche che si sono concluse otto ore più tardi, poco dopo le 23:00.

Il ritrovamento

Il corpo di Lola è stato trovato da un senzatetto all'interno di un baule di plastica abbandonato in rue Manin, proprio nel cortile in fondo al palazzo vicino al parco delle Buttes Chaumont, dove la vittima viveva con la sua famiglia. Da quanto emerso, Lola aveva i polsi e le caviglie legale. Secondo il medico legale sarebbe morta per asfissia. Sul corpo della ragazzina, gli inquirenti hanno notato un particolare: qualcuno ha sistemato - non è chiaro in che modo - due numeri, lo zero e l'uno. Il significato di queste cifre, al momento, non è ancora noto.

La polizia si è subito messa sulle tracce della donna vista in compagnia di Lola. Un vicino di casa ha riferito di averla incrociata nel pomeriggio di venerdì.

Stando alla ricostruzione del testimone, si comportava in maniera strana, aveva con sé una cassa pesante e gli avrebbe domandato aiuto per trasportarla fino alla sua macchina, una Dacia Lodgy. Sempre a suo dire, gli avrebbe promesso soldi e avrebbe fatto riferimento a un presunto "traffico di organi". La pista è stata presa in considerazione dagli inquirenti per essere poi smentita in un secondo momento. Nella notte, l'auto della donna, una 24enne, è stata rintracciata a Bois-Colombes, periferia nord di Parigi. La giovane, che si trova in stato di fermo con altre sette persone, è stata sottoposta a perizia medica.

NOTA DI CORREZIONE 25/10/2022: Questo articolo, a partire dal titolo, è stato modificato in data 25 ottobre perché una precedente versione parlava dell'ipotesi traffico d'organi poi smentita dalla polizia e superata dagli aggiornamenti successivi.