Nella serata di ieri, venerdì 14 ottobre, Valerio Cipriani, il nipote 42enne di Silvia Cipriani, è intervenuto alla trasmissione Mediaset "Quarto Grado". L'uomo, al momento indagato, commosso, ha ripercorso il caso di Cronaca Nera e, tra le lacrime, ha ribadito: "Sono innocente e soffro perché temo che la zia possa aver sofferto mentre io non c'ero per aiutarla".

Silvia Cipriani, ex postina 77enne residente a Cerchiara (frazione montana di Rieti) è scomparsa il 22 luglio ed è stata ritrovata senza vita il 28 settembre nei boschi di Montenero Sabino.

Pochi giorni prima, sempre in quella zona impervia, era stata rinvenuta per caso la sua auto, una Fiat Palio di colore argento.

Il caso di Silvia Cipriani a 'Quarto Grado'

Valerio Cipriani, al momento, è l'unico indagato per la morte di Silvia Cipriani. L'uomo, accusato di omicidio volontario ma non di occultamento di cadavere, inoltre è anche parte offesa (in quanto parente più prossimo dell'anziana). Il 42enne, che tramite i suoi avvocati si è proclamato innocente, ha deciso di rompere il silenzio e, ai microfoni di Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero, ha ribadito la sua totale estraneità alla vicenda.

Valerio ha ricordato di aver sentito la zia Silvia per l'ultima volta nella giornata di domenica 17 luglio, pochi giorni prima della scomparsa.

"Abbiamo parlato delle solite cose" ha esordito sottolineando che non le era parsa preoccupata. Pochi giorni dopo, giovedì 21, l'ex postina, è andata a Rieti per un controllo medico con la sua Fiat Palio e non ha più fatto rientro. "Lo zio Leonino - ha spiegato - è stato il primo ad avvisarci che il cancello della casa di Cerchiara era rimasto aperto".

Al momento, il 42enne non aveva dato peso alla cosa, poi però ha iniziato a preoccuparsi. "Era molto metodica - ha spiegato - parcheggiava sempre la sua auto sulla rampa della casa di via delle Orchidee". Non vedendo la macchina, Valerio, si è quindi recato dai vicini. "Avevo molto timore" ha ammesso commosso.

Il nipote di Silvia Cipriani avrebbe un alibi

Valerio Cipriani ha poi controllato l'abitazione dell'ex postina. "Era tutto a posto, ma lei non c'era. A quel punto mi sono agitato davvero". Non riuscendo a mettersi in contatto con la zia, l'uomo ha controllato gli ospedali e, con l'aiuto del cognato che lavora sulle ambulanze, ha iniziato a cercarla. "Non era mai successo che sparisse - ha continuato - e, non ricordo quando, ho allertato le forze dell’ordine. Poi mi sono recato a Cerchiara e nella casa era tutto ok".

A "Quarto Grado" ha parlato anche il legale difensore di Valerio Cipriani, l'avvocato Luca Conti. Il penalista, precisando che Silvia Cipriani sarebbe scomparsa nella giornata di venerdì 22 luglio - in quanto tra le ore 8:30 e le ore 9:30 alcune vicine avrebbero visto la sua macchina - ha asserito che il suo assistito ha un alibi solido. "Era regolarmente al lavoro presso l'ufficio postale di Passo Corese, dove è direttore", ha puntualizzato.