Nel giorno della morte di Diego Armando Maradona, televisioni, organi di stampa, giornali e social network non hanno fatto altro che parlare del calciatore argentino, considerato da molti il miglior giocatore di tutti i tempi alla pari con il brasiliano Pelè. La tragica scomparsa del pibe de oro non poteva che suscitare enorme commozione in tutto il mondo. Le lodi e i ricordi positivi nei confronti di Maradona sono stati quasi unanimi. Da questo coro si distingue, invece, Giampiero Mughini. Ospite del talk show di Rete 4, Stasera Italia, il giornalista di storica fede juventina non gli risparmia critiche, considerando addirittura “raccapriccianti” le immagini dell’ultimo periodo di vita dell’ex numero 10 del Napoli.

Di tutt’altro segno il commento di Vittorio Sgarbi che, con i dovuti distinguo, paragona il culto “pagano” per Maradona a quello cristiano per il Papa.

Giampiero Mughini su Maradona: ‘Era frantumato e disperato’

Nella serata di mercoledì 25 novembre, a poche ore dalla notizia di cronaca nera della morte di Diego Armando Maradona nella sua casa in Argentina a causa di un arresto cardiaco, la trasmissione Stasera Italia decide, come quasi tutti, di parlare di lui. Collegati con lo studio del talk show Mediaset condotto da Barbara Palombelli, ci sono tra gli altri il giornalista Giampiero Mughini e il parlamentare Vittorio Sgarbi. “Lui è morto a 60 anni. Ma era sfatto, frantumato, disperato da anni, anni e anni”, così lo juventino Mughini decide di ricordare Maradona.

‘Maradona figlio del secolo, drammatico e contraddittorio’

“Le ultime immagini sue sono immagini raccapriccianti dal punto di vista umano”, prosegue il giornalista nella sua analisi degli ultimi anni di vita di Maradona, condizionati da decenni di vizi ed esagerazioni, anche legati al massiccio abuso di cocaina.

“E lo dico beninteso con commozione, figurati se non lo dico con commozione - precisa Mughini - ma un essere sfatto da se stesso e dalle sue abitudini. E d’improvviso lo mettiamo un santo qui con tre (fa il segno dell’aureola in testa ndr). Ma no, ma no - ripete due volte - un grandissimo atleta, un figlio del secolo, molto drammatico e contraddittorio”.

Sgarbi lo paragona a Caravaggio

Se Mughini non risparmia critiche anche feroci al Maradona degli ultimi anni, Vittorio Sgarbi decide di seguire un’altra strada. “A Cracovia, quando morì Papa Wojtyla, la città si accese a giorno - dichiara Sgarbi commentando le immagini dell’omaggio di Napoli al suo idolo - è chiaro che tra un santo come il Papa e una figura come Maradona, c’è la differenza tra mondo cristiano e mondo pagano. Però il mondo pagano ha il suo culto, e il culto verso di lui è un culto pagano che io in queste ore ho collegato ad un’altra grande apparizione napoletana, che fu Caravaggio,che è stato il pittore che ha cambiato il mondo, a Roma, a Napoli, in Sicilia.