"Olindo e Rosa sono innocenti". A sostenerlo è Azouz Marzouk, marito di Raffaella Castagna e padre del piccolo Youssef, due delle 4 vittime di quella che è stata soprannominata la "strage di Erba". Nella mattinata di mercoledì 25 novembre, il tunisino è stato interrogato dai giudici del Tribunale di Milano nell'ambito del processo che lo vede imputato con l'accusa di calunnia proprio in relazione alla prima richiesta di raccogliere nuove prove per la revisione.

Azouz Marzouk vuole giustizia

Secondo la ricostruzione processuale, Olindo Romano e la moglie Rosa Bazzi, la sera dell'11 dicembre 2006, uccisero - a colpi di coltello e spranghe - Raffaella Castagna, suo figlio Youssef di quattro anni, Paola Galli, nonna materna del piccolo e Valeria Cherubini, una vicina di casa.

Per la strage, i coniugi sono stati condannati in via definitiva all'ergastolo.

Azouz Marzouk non è mai stato convinto della loro colpevolezza e la sua "voglia di giustizia" lo ha portato al tavolo degli imputati per un processo per calunnia. L'uomo, che rischia di essere condannato e dunque espulso dall'Italia, da sempre sostiene che Rosa e Olindo siano stati indotti a confessare. Oggi, durante la sua deposizione, tramite i suoi legali ha invitato i giudici a riaccendere i riflettori sul caso di Cronaca Nera. "Gli assassini della mia famiglia sono ancora liberi", ha dichiarato convinto. Come ha precisato Adnkronos, l'uomo non può avanzare una formale richiesta di revisione e per questo, sostenendo l'innocenza di Rosa e Olindo, ha lanciato un appello a fare giustizia.

Azouz Marzouk ha chiesto quattro nuove perizie

Nel corso dell'udienza, Azouz Marzouk ha spiegato che nel processo a carico dei coniugi Romano "è stato messo un virus". "Non so da chi - ha precisato - e non so per quale motivo e per quali interessi lo ha fatto, ma son certo che tutto sarebbe potuto andare diversamente". Poi ha proseguito: "Voglio solamente che sia fatta giustizia e sono pronto anche a farmi nuovamente condannare".

Azouz, che è ritornato in Italia, si è risposato ed è padre di tre bambine, in aula ha risposto a tutte le domande dei magistrati.

Durante l'udienza ha esposto tutti i dubbi che, in questi anni, lo hanno tormentato. Il tunisino, come precisato da TgCom24, avrebbe richiesto anche quattro perizie. L'ex marito di Raffaella Castagna, oltre a domandare la repertazione della traccia di Dna isolata sulla macchina di Olindo Romano, ha chiesto che vengano analizzate le fotografie relative alle macchie di sangue presenti su una tenda dell'appartamento di Valeria Cherubini.

Ma non solo. Marzouk avrebbe messo in discussione anche lo "stato cognitivo della Bazzi e il suo quoziente intellettivo" nonché le condizioni di salute di Mario Frigerio, il supertestimone deceduto nel 2014.

"Non ho letto le sentenze - ha concluso Azouz - ma ho letto gli atti e ho visto diverse cose. Spero che ci ascoltino e ci permettano di riaprire il caso". La riserva dei giudici potrebbe essere sciolta già nelle prossime settimane, durante l'udienza fissata per il prossimo 9 dicembre.