Erano in tredici e stavano festeggiando un compleanno, senza tenere conto di quelle che sono le normative anti-Covid disposte dai Dpcm in vigore da ormai diverse settimane. A darne notizia il Giornale di Sicilia. Accade ad Alcamo Marina, in provincia di Trapani, dove l'intervento dei Carabinieri ha concluso un party. A far scattare l'operazione dei militari dell'Arma è stata la segnalazione di un vicino che, chiedendo di restare anonimo, ha indotto gli uomini delle Forze d'Ordine a intervenire.

Festa viola il Dpcm: intervengono i Carabinieri

Secondo il quotidiano, i Carabinieri sarebbero intervenuti mentre la festa era ancora in corso di svolgimento.

Alla segnalazione anonimo è seguito un repentino lavoro di indagine da parte dei militari che, in poco tempo, sono riusciti ad individuare il luogo dell'evento.

Pochi minuti dopo l'arrivo delle forze dell'ordine sia arrivato anche un fattorino, portando una torta con una scritta che lasciava pochi dubbi sull'origine dell'incontro: 'Buon compleanno".

I giovani colti in flagranza avrebbero ammesso le loro colpe e scelto di ricevere senza protestare le sanzioni comminate. Si parla di multe per circa 5200 euro complessivi.

Nessuna multa è ovviamente scattata per il fattorino che ha portato la torta, alla luce del fatto che stava unicamente svolgendo il proprio lavoro, sulla base di quelle che sono le norme che gli consentono di operare.

Feste private: cosa dice il nuovo Dpcm?

Il fatto risulta particolarmente interessante alla luce dell'arrivo che, a breve, delle festività natalizie. Il nuovo Dpcm del governo, per ragioni costituzionali, non può normare ciò che accade nelle case degli italiani. L'unico passaggio dedicato, anche in vista di pranzi, cenoni o giorni di festa, è il seguente: "Con riguardo alle abitazioni private, è fortemente raccomandato di non ricevere persone diverse dai conviventi, salvo che per esigenze lavorative o situazioni di necessità e urgenza".

Non si può quindi andare oltre la forte raccomandazione, dicitura già utilizzata in decreti arrivati nelle settimane precedenti. La circolare del 27 ottobre apparsa sul sito del Ministero dell'Interno si esprimeva così: "Si ribadisce, a beneficio dell'attività degli organi accertatori, che le previsioni del Dpcm esplicitate in forma di raccomandazione non determinano, nel caso di comportamenti difformi, l'irrogazione di sanzioni".

Questo, però, a giudicare da quanto avvenuto ad Alcamo non mette a riparo da sanzioni quanti scelgono di fare i furbi dato che, in alcune occasioni, potrebbero configurarsi ugualmente elementi che rendono possibili i provvedimenti.