Le regole del nuovo Dpcm suscitano discussioni. Tuttavia, il punto di vista del governo è chiaro: le norme servono ad evitare la diffusione del contagio. Toccherà, invece alle forze dell'Ordine, su input governativi, farle rispettare, perché in gioco c'è la salute pubblica. Soprattutto nel periodo natalizio, con le restrizioni che stringono la morsa nel periodo tra il 21 dicembre ed il 6 gennaio, si profila un piano di controlli straordinario finalizzato ad evitare che qualcuno possa violare quanto disposto dal decreto e mettere in pericolo la salute collettiva.

Nuovo Dpcm: divieti di spostamento rigidi

A partire dal 21 dicembre non sarà più possibile muoversi verso una regione diversa dalla propria. Il 25, il 26 e l'1 gennaio non sarà consentito uscire dal proprio comune. Così come resterà il divieto di circolazione notturno (dalle 22 alle 5, prorogato fino alle 7 a Capodanno). Gli unici che potranno non sottostare alle regole saranno coloro che potranno autocertificare motivazioni di lavoro, salute e stringente necessità. Lo stesso Conte ha specificato che, per quest'ultimo punto, si considera anche la necessità di prestare aiuto a persone non autosufficienti. Per tutti gli altri l'eventuale violazione farà scattare le sanzioni che saranno determinate da controlli che si faranno stringenti per far rispettare le regole disposte con il nuovo Dpcm.

Posti di blocco e controlli: il piano sarà stringente

In particolare si dovrebbe mettere nuovamente in campo il piano anti-furbetti già testato a Pasqua.

Così come sugli imbocchi autostradali e negli ingressi alle città si troveranno posti di blocco ad imbuto.

In sostanza, anche sulle autostrade, potrebbero esserci deviazioni che conducono all'interno di aree di servizio dove il passaggio delle autovetture sarà subordinato ad un controllo. Per chi si deve muovere e può farlo in base a quelle che sono le disposizioni non avrà ovviamente problemi nel proseguire la propria marcia senza alcun tipo di criticità.

Così come stazioni ferroviarie ed aeroporti saranno presidiate dalle forze dell'orine. I tessuti urbani e non solo saranno presidiati da droni che, dall'alto, valuteranno la presenza di eventuali situazioni anomale di traffico o assembramento. Dovrebbe essere prevista la presenza di tutti i corpi delle forze armate che scenderanno in campo a presidio del territorio.

A Polizia e Carabinieri si aggiungeranno la Guardia di Finanza, la Polizia Municipale per le strade urbane e i contingenti dell'esercito già impegnati sul territorio nazionale nell'ambito dell'operazione 'strade sicure'.

Tra i timori esistenti ci sono quelli relativi ai movimenti tra un comune e l'altro nei giorni di festa, così come l'eventuale organizzazione di eventi abusivi ad esempio in occasione del Capodanno.

Occorre, inoltre, ricordare che sebbene tutto il Paese entro dicembre potrebbe ritrovarsi in zona gialla, non è da escludere che gli amministratori locali scelgano di effettuare restrizioni aggiuntive per scongiurare assembramenti in precise aree che rischiano di diventare troppo affollate per effetto della libertà di circolazione.