Un delitto ancora senza movente ma con un presunto colpevole: la vittima è una donna, Tiziana Gentile, bracciante agricola di 48 anni accoltellata in casa sua nel promeriggio di martedì 26 gennaio a Orta Nova, in provincia di Foggia. Verso le 17:30 alcuni vicini di casa avrebbero sentito le urla di Tiziana, sposata e madre di due figli, provenire dalla sua abitazione e, allarmati, avrebbero chiamato i carabinieri. I sospetti si sono subito concentrati su un uomo di 46 anni, amico di famiglia della donna, bloccato poco lontano dalla residenza della vittima in via Labellarte.
L'assassino avrebbe sfondato la porta di casa Gentile e, una volta entrato, avrebbe aggredito la 48enne colpendola alla gola con un'arma da taglio. I carabinieri, quando l'hanno fermato, hanno subito notato come l'uomo presentasse diverse escoriazioni e tracce di sangue sui vestiti. Il sostituto procuratore di Foggia Roberto Galli ha emesso il fermo nei confronti del 46enne perché indiziato del delitto.
Il 46enne sospettato di aver accoltellato la donna si dichiara innocente
Il sospettato è un bracciante agricolo come la donna uccisa, ma in passato è stato anche allievo dei carabinieri ed è conosciuto in paese per il suo impegno come volontario della protezione civile. Al momento il movente è ancora tutto da chiarire, così come l'esatta dinamica dei fatti.
Come ha raccontato il legale del 46enne, l'avvocato Michele Sodrio, l'uomo è stato ascoltato in caserma dai carabinieri ai quali ha ripetuto di essere innocente, ribadendo di essere vittima di un errore di persona. L'avvocato ha aggiunto che il 46enne, durante l'interrogatorio, avrebbe compiuto anche dei gesti di autolesionismo, sbattendo diverse volte la testa contro il muro.
Il mistero dei messaggi su Facebook del presunto assassino della donna a Orta Nova
Sul profilo Facebook del 46enne sospettato del delitto è apparso un singolare messaggio che è diventato virale subito dopo che si è diffusa la notizia di quanto accaduto. Rivolgendosi al figlio, l'uomo avrebbe scritto frasi come "ora sei tu il capo di casa" e "sono latitante", confessando di volergli lasciare tutti i beni perché costretto alla fuga senza dare ulteriori spiegazioni.
Tuttavia l'avvocato Michele Sodrio ha chiarito che il suo assistito avrebbe ripetutamente detto ai carabinieri che quei messaggi non li avrebbe scritti lui, aggiungendo che il suo cliente ha aperto nel corso del tempo tre diversi profili a suo nome su Facebook. Qualcuno ha anche notato come l'uomo qualche tempo fa avesse postato sui social una fotografia che lo ritraeva, con il commento "no alla violenza sulle donne".
Orta Nova è sconvolta per l'ennesimo delitto contro una donna in paese
Intanto la cittadinanza è sconvolta delitto. In molti ricordano che nel 2019 Ciro Curcelli, 53 anni, assistente capo presso la polizia penitenziaria, ha freddato con la pistola di ordinanza la moglie Teresa, 54 anni, e le due figlie Miriana e Valentina di 12 e 18 anni prima di togliersi la vita con un colpo alla tempia, partito dalla stessa arma.
La tragedia è avvenuta in un palazzo che dista solo poche decine di metri dallo stabile in cui è stata assassinata Tiziana Gentile.
Sempre nello stesso anno si è registrato un altro femminicidio in paese: Filomena Bruno, 53 anni, è stata accoltellata dall'ex genero Cristoforo Aghilar, 37enne, che in seguito è stato coinvolto nell'evasione di massa dal carcere di Foggia, avvenuta il 9 marzo 2020 quando 72 detenuti sono fuggiti durante le proteste per le condizioni di vita in prigione e i rischi dovuti alla pandemia di coronavirus. L'uomo è stato uno degli ultimi evasi ad essere catturato dopo quattro mesi di latitanza.