Non avrebbe fornito una confessione piena, ma implicitamente avrebbe ammesso di essere il responsabile dell'omicidio, il 39enne fermato alcune ore fa per il delitto della sua ex fidanzata Sonia Di Maggio, 29 anni, avvenuto nella serata di lunedì 1° febbraio. Infatti, come ha spiegato il questore di Lecce Andrea Valentino, "se qualcuno ti porta a recuperare l'arma del delitto, è come se avesse confessato". La giovane era in strada con l’attuale compagno a Specchia Gallone, frazione di Minervino di Lecce, quando l’uomo l’avrebbe assalita, colpendola con una ventina di coltellate.

Il sospettato, originario di Torre Annunziata (Napoli), è stato individuato dai poliziotti mentre era a piedi nei pressi della stazione di Otranto: con ogni probabilità stava cercando di allontanarsi dal Salento. Il 39enne aveva addosso gli stessi vestiti e lo zainetto che portava con sé la sera prima, quando si sarebbe scagliato contro la giovane; nelle ultime ore avrebbe accompagnato gli inquirenti nel luogo dove si sarebbe sbarazzato dell’arma utilizzata.

La giovane era tormentata dall’ex fidanzato

Il 39enne è un parcheggiatore abusivo senza fissa dimora, che in passato ha avuto diversi problemi con la giustizia. Nel giugno scorso è stato dimesso dall’ospedale psichiatrico giudiziario “Filippo Saporito” di Aversa, in provincia di Caserta: alcuni anni fa era finito in carcere per aver ferito con un’arma da taglio un altro parcheggiatore, durante un litigio.

Secondo le prime informazioni raccolte dagli inquirenti, l’uomo da tempo tormentava Sonia attraverso dei messaggi, perché non accettava la fine della relazione con la giovane, originaria di Rimini. Infatti la ragazza si era trasferita in Salento per vivere con Francesco, il carpentiere di 29 anni con cui si trovava al momento dell’aggressione in strada.

L’ex compagno ha assalito la coppia alle spalle, con ogni probabilità con l’intenzione di colpire entrambi i fidanzati: ad avere la peggio è stata la giovane, morta dissanguata sull’asfalto.

La descrizione dell’aggressione ai danni della giovane

Come ha raccontato la madre di Francesco, i due avevano iniziato la loro relazione da circa un mese, dopo essersi conosciuti un anno fa sui social.

La donna era stata in giro per le spese con Sonia fino a qualche minuto prima dell’aggressione. Infatti la vittima era uscita di nuovo, questa volta con il compagno, per acquistare qualcos’altro che mancava in casa. La 29enne non sapeva che il suo ex era arrivato dalla Campania fino in Puglia – aggirando le limitazioni alla circolazione per la pandemia – con il folle intento di fare del male alla donna che aveva deciso di lasciarlo. La tragedia si è consumata verso le 19: “Stavamo andando al supermercato, quando è sbucato lui”, ha spiegato Francesco davanti i microfoni della trasmissione televisiva “Mattino Norba”. Il 39enne si sarebbe accanito su Sonia, tenendola per il collo e colpendola più volte alla cieca con il coltello, mentre la giovane cercava di divincolarsi.

Nel frattempo il fidanzato ha provato invano a difenderla, urlando disperato in cerca di aiuto; tuttavia, quando finalmente è arrivato qualcuno, l’aggressore era già fuggito via, dopo aver sferrato una ventina di coltellate alla sua ex.

Per la giovane non c’è stato nulla da fare

Subito dopo l’aggressione alcuni passanti hanno provato a rianimare la giovane, fino all’arrivo dei mezzi del 118. Tuttavia la situazione è apparsa subito disperata: per Sonia, che aveva perso molto sangue, ormai non c’era più nulla da fare. Francesco, sotto shock per quanto accaduto, ha raccontato di aver immediatamente riconosciuto l’assalitore, perché aveva visto diverse sue immagini sui social. Infine il 29enne ha confermato la circostanza riportata da diversi organi di stampa secondo i quali l’assassino avrebbe voluto inizialmente uccidere lui, ma si sarebbe invece accanito su Sonia quando quest’ultima avrebbe cercato di difenderlo, facendogli da scudo.