Covid, varianti e lockdown. Sono le parole chiave del dibattito che, negli ultimi giorni, sta catalizzando parte dell'attenzione mediatica. Diversi scienziati hanno segnalato la necessità di una serrata totale per scongiurare l'ipotesi che l'avanzata delle mutazioni del virus possano, in qualche modo, rendere difficile la situazione. Soprattutto sul piano di una possibile crescita esponenziale dell'epidemia, con conseguente sovraccarico delle strutture sanitarie, ma anche di malati gravi e, purtroppo, morti.

Coronavirus, Matteo Bassetti non favorevole al lockdown

Non è di questa scuola di pensiero l'infettivologo del San Martino di Genova Matteo Bassetti. Lo ha spiegato nel corso della sua partecipazione alla trasmissione di La 7 L'aria che tira. A suo avviso la serrata totale avrebbe senso solo in determinati scenari. "Io - ha precisato - penso che se noi avessimo pronte quindici milioni di dosi da fare nei prossimi trenta giorni, potrei essere d'accordo". "Siccome non le abbiamo - ha aggiunto - e, se anche l'avessimo, non saremmo in grado di farli, fare oggi il lockdown finisce con l'essere una misura scientificamente non corretta".

Matteo Bassetti si estranea, da sempre, da metodi di comunicazione allarmistica.

Sul fronte delle restrizioni porta sempre avanti la teoria delle misure che siano tarate in base alla situazione di ciascun territorio. "Noi - ha detto - dobbiamo intervenire molto settorialmente dove le cose non vanno".

Varianti Covid a Milano, il punto di vista del medico genovese

"Ieri - racconta - ho sentito dire che c'è un reparto a Milano pieno di varianti.

Quel reparto deve chiedere alla sua Regione di fare immediatamente una zona non rossa, bordeaux". "Se - ha aggiunto - è vero. Io voglio vederli i dati".

Le parole paiono fare riferimento ad una dichiarazione del collega Massimo Galli, direttore delle Malattie Infettive del Sacco. Bassetti, incalzato dalla conduttrice Myrta Merlino, non conferma e non smentisce.

La situazione descritta, secondo il medico genovese, dovrebbe rappresentare il presupposto per una richiesta d'intervento territoriale precisa. "Questo - ha precisato - deve essere fatto immediatamente".

"Io - ha aggiunto Bassetti - faccio parte della task force regionale (della Liguria, ndr). Se succedesse questo, stasera andrei dal presidente Toti e gli chiederei di limitare la circolazione. Così si si deve fare. Se la situazione è questa a Milano, evidentemente c'è bisogno di una zona rossa immediatamente, ma non tra una settimana".

Varianti coronavirus e vaccino, l'importanza della velocità secondo Bassetti

Le mutazioni del virus non rappresentano un fenomeno inatteso per la scienza. Lo strumento più efficace per combatterle resta il vaccino stesso.

A spiegare il perché è lo stesso Bassetti. "Il modo migliore - ha evidenziato - per combattere le varianti di qualunque tipo esse siano, è la vaccinazione. Tanto più lenta sarà la vaccinazione nelle prossime settimane e mesi, tanto maggiore sarà la capacità di questo virus di mutare a creare nuove varianti".

"La velocità delle varianti e della preoccupazione di noi medici è - ha chiosato - inversamente proporzionale ai vaccini. Bisogna cercare in qualche modo di accelerare sulla vaccinazione".