Vaccinare più persone nel minor tempo possibile. È essenzialmente questo il parere unanime che quasi tutti gli scienziati stanno fornendo rispetto alla vaccinazione contro il coronavirus in corso. L'obiettivo è naturalmente mettere in sicurezza più soggetti possibile, ma ostacolare la circolazione del virus equivarrebbe anche a mettere un freno a mutazioni significative e preoccupanti. In tal senso si è registrato l'intervento dell'infettivologo del San Martino di Genova Matteo Bassetti. Il medico genovese ha segnalato l'opportunità di andare a trovare "soluzioni alternative" e ha aggiunto questa campagna di vaccinazione dovrebbe non essere "una tantum".

Vaccino Covid, lo Sputnik russo potrebbe arrivare in Europa

Tra le possibili strade alternative a quelle ai vaccini occidentali si registra ad esempio lo Sputnik russo. Proprio negli ultimi giorni sembrano esserci state le prime interlocuzioni tra i vertici dell'azienda che si occupa di produrlo e l'Ema, l'Agenzia Europea per i medicinali. Questo significa che, qualora dovesse mostrare adeguati standard di sicurezza, non è da escludere che possa arrivare anche sul territorio dell'Unione Europea. "Alla fine è molto simile - ha detto Bassetti all'Andkronos - a quelli di AstraZeneca e J&J perché utilizza come vettore un altro virus (adenovirus). L'efficacia del vaccino russo, stando ai dati, non è scoraggiante.

Ora in emergenza l'obiettivo deve essere vaccinare il maggior numero di persone e per farlo servono dosi".

Vaccino contro il coronavirus, secondo Bassetti potrebbe dover essere ripetuto negli anni

Matteo Bassetti ha perciò manifestato apertura anche rispetto a possibili vaccini che non si immaginava potessero arrivare in Italia o in Europa.

A patto che, però, l'autorizzazione all'uso provenga da quegli enti che si occupano di controllarne la sicurezza. "Io - ha detto Bassetti - sono personalmente favorevole al vaccino russo e anche a quello cinese, verifichiamo con l'agenzie di controllo europee e italiane la sicurezza, e partiamo anche con soluzioni alternative".

L'obiettivo resta perciò trovare strade che possano portare ad avere quante più persone possibili vaccinate. Bassetti ha, inoltre, anticipato che nel 2022 la situazione dovrebbe essere contraddistinta dall'arrivo di altri vaccini. "Si potranno usare - ha specificato - anche perché non sarà questa una vaccinazione una tantum, ma andrà ripetuta negli anni".