Fabrizio Pregliasco preoccupato dalla diffusione delle varianti del Coronavirus in Italia. Ospite di Agorà nella puntata di venerdì 26 febbraio, il direttore sanitario dell’Istituto ortopedico Galeazzi di Milano risponde alle domande della conduttrice Luisella Costamagna. Il vero problema, spiega il medico, è che le varianti come quella inglese si diffondono in modo maggiore tra i giovani. Per loro, rassicura, non ci sono conseguenze gravi, ma il problema è che, in questo modo, si finisce per aumentare la “catena del contagio”, soprattutto attraverso i contatti in famiglia.

Fabrizio Pregliasco spera non si tratti di terza ondata

“Le varianti sono l’elemento che ci preoccupa ma che ci dà evidenze oggettive di incremento del numero di casi”, afferma Fabrizio Pregliasco durante Agorà. La sua speranza è che “di fatto non si tratti di una terza ondata, sperando che non ci sia una curva che ritorni a prima di Natale e delle festività”. Comunque sia, prosegue nella sua analisi sulla diffusione delle varianti, “è chiaro che sapevamo che il virus sarebbe mutato e, anzi, è un segno della sua debolezza, o meglio che cerca variazioni sul tema per continuare la sua opera che è cieca ed è legata a coinvolgere quante più persone possibile”.

Pregliasco: ‘Varianti hanno maggiore contagiosità’

Ma il vero “guaio”, avverte Fabrizio Pregliasco, è che “queste varianti, come abbiamo ben capito, hanno una maggiore contagiosità perché hanno un tempo di contagio maggiore”. Il medico spiega infatti che il coronavirus “originale” ha “la massima capacità di contagiare nei primi dieci giorni”.

Le varianti, invece, “arrivano a 14 e più giorni e, quindi, con maggiore probabilità aumentano la catena di contagio”. Secondo Pregliasco, però, “l’elemento più inquietante è che coinvolgono molto i giovani”. Certo, chiarisce subito, per loro “non c’è nessun problema di salute, ma diventano più facilmente diffusori della malattia nelle famiglie”.

Insomma, non un problema diretto di salute per le giovani generazioni, 'colpevoli' però di diffondere più velocemente il virus.

La speranza del medico: ‘Valore strategico dei vaccini è determinante’

Pregliasco rassicura sul fatto che i vaccini “sono comunque efficaci, almeno per la variante inglese”. Ma a questo punto la conduttrice lo incalza. “E però sulle altre? Brasiliana e sudafricana?”, domanda Costamagna ricordando che il vaccino di Moderna sarebbe efficace su una delle due. Pregliasco conferma gli studi in corso da parte delle case farmaceutiche e poi conclude il suo intervento denunciando “la competizione tra Paesi perché il valore strategico dei vaccini è determinante”.