Nel corso dell'ultima puntata del programma Rai 'Chi l'ha visto?' Federica Sciarelli si è occupata del caso di Filippo Mordente (73 anni al momento della morte). Il corpo dell'uomo venne trovato in un pozzo profondo sette metri assieme ai suoi cani a Corleto Monforte (Salerno). Era il 27 aprile 2014. L'anziano, pensionato, viveva da solo nella sua casa sita nella contrada Tempa Serra. Il caso venne chiuso come suicidio. Tuttavia i famigliari di Mordente non hanno mai creduto a questa versione. Due anni dopo il decesso chiesero l'autopsia sul corpo del 73enne.

Dopo sette anni, 'Chi l'ha visto?' ha riportato all'attenzione del pubblico la vicenda di cronaca. Mario, nipote di Filippo Mordente, ha dichiarato che il pozzo in cui giaceva il corpo dell'uomo era coperto con delle lamiere. Vi era un'apertura di soli 50 centimetri. Mario ha fatto notare come prima dell'autopsia sul corpo dello zio già si parlasse di suicidio. Strano, in quanto, come fa notare il nipote, il signor Mordente stava preparandosi da mangiare.

'Chi l'ha visto', Filippo Mordente: dubbi sulle dinamiche della morte

Sono passati sette anni da quando la comunità di Corleto Monforte apprese della morte di Filippo Mordente. L'uomo, un pensionato, venne trovato all'interno di una cisterna profonda sette metri, assieme ai suoi cani annegati.

Il programma 'Chi l'ha visto?' ha provato a ricostruire la vicenda con l'aiuto dei famigliari dell'anziano. I parenti del 73enne sono certi che Filippo non sarebbe finito da solo dentro al pozzo. Del resto, l'acqua della cisterna non sarebbe stata molta e la stessa risultava chiusa. Alla fine, anche la magistratura escluse l'ipotesi del suicidio, ma il caso venne ugualmente archiviato.

Al giorno d'oggi sono ancora molti gli interrogativi che ruotano attorno alla morte di Filippo Mordente. C'è molto da chiarire su tempi e modalità. In paese, inoltre, si parlava del consistente patrimonio del pensionato, che potrebbe aver fatto nascere il movente di un eventuale omicidio. Solo "vox populi", niente di assodato.

Il ritrovamento del cadavere

Il 27 aprile di sette anni fa si conclusero le ricerche di Filippo Mordente, di cui non si avevano notizie da diversi giorni. A dare l'allarme della scomparsa dell'uomo fu una nipote di Filippo, la signora Luigina Vigorito, figlia di una cugina, residente a Napoli. La vittima non era sposata e da diversi anni abitava fuori dal paese, in una zona di campagna. L'anziano viveva assieme ai suoi due cani e alle galline, coltivando i campi. Il corpo venne rinvenuto dopo diverse ore di ricerche. In seguito all'esame legale, il medico ipotizzò il suicidio, tesi avvalorata dal consulto medico del dottore che aveva in cura l'uomo. Il medico in questione riferì infatti che il suo paziente soffriva da tempo di sbalzi d'umore.