Secondo Alberto Mantovani la strada per uscire dalla pandemia di coronavirus è ancora lunga. L’immunologo e direttore scientifico dell’istituto Humanitas di Milano, rilascia un’intervista al quotidiano torinese La Stampa per lanciare l’allarme sul rischio che si verifichi una quarta ondata nell’autunno prossimo.

Secondo Mantovani, infatti, sarà fondamentale il ruolo giocato dalle varianti del virus, che si stanno rivelando più contagiose e più letali. Dunque, spiega il medico, sarebbe inutile farsi illusioni durante la prossima estate, visto che il virus potrebbe sparire solo temporaneamente.

La previsione di Alberto Mantovani: ‘Se va bene ne usciremo a Natale’

“Se ci impegneremo il Natale prossimo sarà più normale del passato”. È questa la previsione del direttore scientifico dell’Humanitas. Insomma, secondo Alberto Mantovani, il Natale del 2021 dovrebbe segnare un ritorno ad una quasi normalità. Anche se il medico precisa che sarà solamente “più normale”, ma non del tutto. Ad indurre l’immunologo a formulare questa ipotesi è l’attuale situazione della diffusione del Coronavirus nel nostro Paese e nel resto del mondo.

Mantovani preoccupato dal rischio quarta ondata

Dunque, se tutto andrà bene e secondo le previsioni, la speranza di Mantovani è che gli italiani possano trascorrere in modo quasi normale le prossime festività natalizie.

Il rischio concreto, però, avverte il medico, è che si verifichi una quarta ondata della pandemia di coronavirus. Eventualità ritenuta da Mantovani molto probabile visto che, motiva la sua posizione, “non possiamo dimenticare che si tratta di una pandemia e due delle attuali varianti che ci preoccupano sono nate in Sudafrica e in Amazzonia”.

Il ruolo delle varianti nella quarta ondata e la ‘tregua estiva’

Insomma, secondo Alberto Mantovani, l’entrata in scena delle varianti del virus starebbe svolgendo un ruolo fondamentale nella nuova espansione della pandemia. Per quanto riguarda la variante inglese, “oltre a contagiare di più uccide maggiormente e per questo bisogna immunizzare in fretta”, avverte Mantovani, che cita degli studi pubblicati sulle riviste Nature e British medical journal, secondo cui questa variante sarebbe “più infettiva” e aumenterebbe anche la mortalità dal 30 a l 60%.

Ma la sua attenzione è concentrata anche sulle varianti scoperte in Sudafrica e nella regione amazzonica del Brasile. Comunque sia, questa la previsione finale del direttore scientifico dell'Humanitas, “se ci impegneremo il Natale prossimo sarà più normale del passato. L’estate potrebbe essere una tregua, ma senza le illusioni dell’anno scorso”.