Nella notte di domenica 14 marzo i carabinieri di Roma sono stati chiamati per spegnere un incendio davanti alla sede dell'Istituto Superiore di Sanità. Dalle prime ricostruzioni sembra che un gruppo di ignoti abbia cosparso di liquido infiammabile il portone d'ingresso della sede in Viale Regina Elena 299 per poi far divampare un incendio; a dare l'allarme sono stati i custodi dell'edificio, che era vuoto al momento del fatto. I carabinieri hanno ora aperto un'indagine e non si esclude l'ipotesi di incendio doloso come gesto per manifestare il malcontento in merito alle nuove restringenti misure in vigore da lunedì 15 marzo in materia di contenimento della pandemia.

Nessuna rivendicazione al momento.

Le reazioni delle forze politiche e dei medici

Il ministro della Salute Roberto Speranza si è espresso tramite un post su Facebook in cui ha reputato inaccettabile l'atto intimidatorio che ha coinvolto l'ISS e si è mostrato solidale nei confronti del presidente Silvio Brusaferro e di tutte le donne e gli uomini del suo organico, chiudendo il post con le parole: "Il nemico è il virus. Non chi si impegna per combatterlo."

Anche il presidente della Camera Roberto Fico ha espresso il suo appoggio nei confronti del presidente Brusaferro e di tutti gli impiegati dell'ISS, seguito dal presidente del Consiglio Superiore di Sanità Franco Locatelli che ha reputato "inaccettabile" un tale gesto nei confronti dell'ente che, a detta sua, sta cercando di gestire la delicata situazione pandemica al meglio.

Walter Ricciardi, consigliere del ministro della Salute Roberto Speranza, ha considerato l'atto "vergognoso" ed è della stessa opinione anche la microbiologa dell'Ospedale Sacco di Milano Maria Rita Gismondo che ha peraltro invitato i colleghi a trasmettere il messaggio che solo con le vaccinazioni si riuscirà a uscire da quest'incubo, suggerendo anche di abbassare i toni poiché "questo clima non fa bene a nessuno".

Il direttore della clinica delle malattie infettive del nosocomio San Martino di Genova Matteo Bassetti ha usato parole molto più dure nel commentare l'accaduto e ha attribuito parte della colpa di questo atto vandalico alla politica, accusata di aver lasciato soli i medici e di averli resi un bersaglio facile per gli appartenenti a correnti di matrice no- vax e similari.

Il professore non esclude infatti che dietro gli autori del gesto possa esserci la mano di individui contrari alle vaccinazioni anti Covid-19, che starebbero trovando nuovo vigore con i presunti collegamenti fra alcuni decessi (in Italia e altri Paesi europei) e il vaccino di AstraZeneca. Bassetti ha infine invitato la politica a inquadrare legislativamente la campagna a favore dei vaccini, rendendo obbligatoria la vaccinazione tra i sanitari e licenziando coloro che si dimostrino contrari.

L'epidemiologa Stefania Salmaso, ex direttrice di epidemiologia, sorveglianza e promozione della salute dell'ISS, è invece convinta che "l'azione assurda e indegna" sia solo un gesto estremo e isolato a opera di pochi estremisti.

La dottoressa ritiene infatti che il gesto non sia sentore di un malcontento generale degli Italiani che, al contrario, sembrano riconoscere e apprezzare il grande impegno del settore scientifico "nel cercare di fornire il massimo dei dati e delle interpretazioni di quello che succede".

Le indagini

I carabinieri del comando di Roma stanno ora esaminando le immagini delle telecamere riprese dai palazzi adiacenti quello dell'ISS, che potrebbero risultare decisive per individuare l'identità dei vandali; nessuna pista è esclusa dagli inquirenti, dall'atto dimostrativo all'ipotesi intimidatoria ai danni di una o più persone operanti nell'Istituto.

Il nucleo Investigativo della Capitale è stato chiamato per eseguire dei rilievi e informare la Procura circa ogni eventuale sviluppo nelle indagini. I magistrati hanno disposto la chiusura dell'edificio in modo da favorire la ricerca dei colpevoli.