Il boss della 'ndrangheta Nicolino Grande Aracri sta collaborando con la giustizia da circa un mese. Grande Aracri ha chiesto dal carcere Opera di Milano di incontrare i magistrati della Dda di Catanzaro guidati dal procuratore Nicola Gratteri. Condannato a diversi ergastoli, il boss ha cercato sempre di avvicinare professionisti, imprenditori e colletti bianchi, soprattutto legati alla massoneria. Principale imputato del processo ‘Kyterion’, ‘Mano di gomma’ è al centro delle cronache, oltre che per il controllo totale dei territori di Crotone e Catanzaro, anche per aver esportato la ‘ndrangheta nelle regioni del Nord, come dimostrato dal maxiprocesso ‘Aemilia’.

Chi è Nicolino Grande Aracri, il boss ‘ndraghetista del maxiprocesso ‘Aemilia’

Nicolino Grande Aracri detto ‘Mano di gomma’, boss ‘ndranghetista del crotonese, è il principale imputato del processo ‘Kyterion’ per l’omicidio del capo cosca Antonio Dragone. Già coinvolto nel maxiprocesso ‘Aemilia’ che ha portato alla luce le infiltrazioni delle 'ndrine calabresi nelle regioni del Nord Italia, Emilia Romagna in primis ma anche Veneto e Lombardia, Grande Aracri non si è macchiato solo di omicidi ma anche di riciclaggio di denaro e corruzione, coinvolgendo colletti bianchi, professionisti e imprenditori. Quelli che nelle intercettazioni definisce ‘cristiani buoni’. Secondo gli inquirenti, avrebbe vantato agganci anche nella Città del Vaticano e nella Corte di Cassazione.

Il progetto dell’alta velocità da Roma a Reggio Calabria

Le indagini dell’inchiesta ‘Kyterion 2’ fecero emergere nel 2010 un conto corrente dal valore di 200 milioni di euro. Nel conto, la Dda ha rinvenuto una ‘fideiussione finalizzata all’aggiudicazione di un appalto milionario per la costruzione di appartamenti in Algeria’.

Il boss avrebbe avuto tra i suoi loschi progetti quello di realizzare l’alta velocità da Roma a Reggio Calabria: ‘ho messo d’accordo tutti, da Roma a Napoli’. Agli investigatori all’epoca riferì però di non aver trovato l’accordo con quei ‘cornuti’ delle ‘ndrine di Reggio Calabria: ‘Mi hanno detto no, dice che loro comandano e sono stati scavalcati’.

La collaborazione con i magistrati della Dda di Catanzaro guidati da Nicola Gratteri

Nicolino Grande Aracri detto avrebbe iniziato a collaborare da circa un mese, quando dal carcere di Milano Opera dove sta scontando la pena per diversi ergastoli, avrebbe chiesto di incontrare i magistrati della Dda di Catanzaro guidati dal procuratore Nicola Gratteri. ‘Mano di gomma’ dovrebbe aver già fornito le prime dichiarazioni ai pubblici ministeri, con molta probabilità quelle previste per l’inizio della collaborazione. Al momento, comunque, il riserbo sulle dichiarazioni è massimo.