Per ben otto lunghi anni avrebbe maltrattato e umiliato la donna con cui divideva la sua vita e soltanto il 5 maggio 2021, dopo una segnalazione arrivata al 113, un 50enne cagliaritano è stato arrestato dagli agenti della Squadra volanti della polizia della Questura di Cagliari con le pesanti accuse di lesioni personali aggravate e maltrattamenti in famiglia. L'uomo, dopo tutti i controlli di rito, è stato accompagnato e rinchiuso in una cella del carcere di Uta, in attesa di essere ascoltato dal magistrato che si occuperà del caso. L'uomo infatti dovrà trovarsi un avvocato che lo difenda dalle accuse mosse dalla Procura.
La povera vittima è stata immediatamente soccorsa dagli agenti di polizia che, con la loro professionalità, sono riusciti a tranquillizzarla. La donna infatti anche ieri – secondo quanto ricostruito dagli investigatori - era stata maltratta e umiliata dal compagno che non ha gradito la visita dei poliziotti. Al loro arrivo infatti, visibilmente alterato, inizialmente ha cercato di sviare le indagini obbligando quasi la donna a stare zitta, per appunto non raccontare quello che era appena accaduto all'interno dell'abitazione. I poliziotti però si sono accorti della situazione e hanno rassicurato la povera vittima che ha finalmente potuto raccontare le continue angherie che era costretta a subire dal suo compagno.
La chiamata di soccorso
Nelle prime ore di ieri mattina al centralino della polizia, il 113, è arrivata una chiamata che chiedeva l'intervento di una pattuglia all'interno di un'abitazione a Cagliari. La richiesta era stata effettuata dai vicini di casa di una coppia che viveva li vicino. Dall'appartamento infatti si sentivano le richieste di aiuto di una donna, accompagnate da forti lamenti, che chiedeva appunto di non essere ancora picchiata.
A quel punto gli agenti della Squadra volanti si sono fiondati nell'appartamento ed effettivamente hanno trovato una donna in condizioni fisiche estremamente debilitate e in un evidente stato di sofferenza sia fisica che psicologica. All'interno della casa era anche presente il compagno, in uno stato di visibile alterazione, che con lo sguardo quasi fulminava la compagna.
Sembrava quasi che non volesse che la donna parlasse con i poliziotti e raccontasse insomma quello che era accaduto. Proprio per questo motivo i poliziotti, vedendo che l'uomo non distoglieva mai lo sguardo dalla sua convivente, hanno deciso di spostarla in un luogo più tranquillo dove la povera vittima ha raccontato tutto. Anni e anni di violenze che non aveva mai avuto il coraggio di raccontare e denunciare.
Anni di maltrattamenti
La richiesta di soccorso partita dai vicini di casa della coppia è stata fondamentale. Soltanto ieri infatti i poliziotti sono riusciti a mettere fine ad una serie di vessazioni e maltrattamenti che ormai andavano avanti da anni, ben 8. Violenze di cui la povera vittima portava ancora sul suo corpo segni evidenti.
Anche perché negli ultimi anni i maltrattamenti erano diventati sempre più frequenti e sempre più violenti. Al punto da portare la donna ad uno stato psicologico debolissimo, al punto da non avere nemmeno le forze di chiedere aiuto. Atteggiamento che però ha subito una svolta quando i vicini di casa, con grande senso civico, hanno chiamato i soccorsi. La vittima infatti, messa in sicurezza, per la prima volta dopo otto anni è riuscita a raccontare tutto alla polizia. Ma non solo, ha anche finalmente denunciato il suo aguzzino facendo così saltare fuori tutti gli episodi di violenza che in questi anni aveva subito. Insomma per la donna è la fine di un incubo che ha portato all'arresto del suo compagno che ora si trova rinchiuso in una cella del carcere di Uta.