Le discussioni tra i due andavano avanti da tempo, lo assicurano i carabinieri. E ieri, 20 aprile, nelle campagne di Pirri, a pochi chilometri da Cagliari, è accaduto il peggio. Roberto Pibiri, 57 anni, pastore originario di Cagliari, è stato ferito al polpaccio da un proiettile esploso da un’arma da fuoco. Secondo quanto ricostruito dai carabinieri, l’autore dell’aggressione sarebbe un imprenditore cagliaritano di 65 anni, M.C., incensurato, denunciato dai carabinieri per “lesioni dolose gravi”. L’imprenditore, che opera nel settore dello smaltimento dei rifiuti, è infatti il proprietario del terreno nel quale – per l’ennesima volta – sarebbero passate le pecore del suo vicino, Roberto Pibiri, appunto.
Per questo, secondo quanto ricostruito, dopo essere stato minacciato con una pietra dal pastore, M.C. avrebbe estratto la pistola (legalmente detenuta), esplodendo un colpo intimidatorio per terra. Colpo che però, in qualche maniera, ha trapassato il polpaccio del vicino. Immediatamente soccorso ed accompagnato al pronto soccorso dell’ospedale Brotzu da un'ambulanza del 118, l’uomo, secondo i medici, non sarebbe in pericolo di vita.
L'ennesima discussione
Il fatto di sangue è andato in scena nelle campagne di Pirri, nella zona della piana di San Lorenzo. Ieri, erano da poco passate le 16 quando M.C. si trovava nel suo terreno e stava riprendendo con il telefonino le pecore di Roberto Pibiri che attraversavano la sua proprietà.
Quando il pastore si è accorto che l’imprenditore stava riprendendo, è andato su tute le furie. Secondo quanto accertato dai carabinieri, Pibiri avrebbe preso in mano una grossa pietra e si sarebbe diretto verso il proprietario del terreno che stava riprendendo la scena. A quel punto è accaduto il peggio. M.C., infatti, si sarebbe sentito in pericolo e – secondo la versione raccontata agli inquirenti – avrebbe estratto la sua pistola, legalmente detenuta.
A quel punto, per intimidire il pastore, avrebbe sparato un colpo per terra “soltanto per far rumore e spaventare”, ha dichiarato l’uomo agli inquirenti. A tutto questo ha assistito il figlio di Roberto Pibiri, Valentino, che ha immediatamente chiamato i soccorsi.
Ricerche immediate
I carabinieri della stazione di Pirri, dopo aver ricevuto la chiamata di soccorso del figlio, hanno immediatamente raggiunto le campagne vicino all’inceneritore.
Qui, dopo aver soccorso la vittima, sono iniziate le indagini, facilitate dal fatto che la vittima aveva fatto il nome del suo aggressore. I carabinieri non hanno impiegato molto tempo ad individuare l’imprenditore che, dopo circa mezz’ora, è stato ritrovato a circa due chilometri di distanza dal luogo in cui era accaduta la discussione. L’uomo, alla vista dei militari, non ha fatto opposizione ed ha immediatamente consegnato l’arma da fuoco ai carabinieri. A quel punto, il 65enne è stato accompagnato in caserma dove ha fornito appunto la sua versione dei fatti. Non essendo stato fermato in flagranza di reato, l’uomo è stato denunciato e si trova in stato di libertà in attesa di essere ascoltato dal magistrato che si occuperà del caso.