Giallo ad Abano Terme, in provincia di Padova: il corpo di un uomo è stato ritrovato lunedì 12 luglio nel tardo pomeriggio all’interno di una piscina nel complesso di un albergo in disuso da anni, l’hotel Firenze, in via Flacco.

La vittima è l’imprenditore, M. B., di 37 anni. Sul caso indagano i carabinieri che, subito dopo aver trovato il giovane ormai privo di vita nella piscina, hanno eseguito una serie di rilievi sul posto: al momento gli inquirenti non escludono nessuna pista, anche se sono propensi a scartare quella di un delitto, non essendo stati riscontrati segni di colluttazione sui resti della vittima.

Sembrerebbe più probabile che il 37enne sia deceduto in seguito a un incidente o che si possa trattare di un gesto volontario, anche se i suoi amici sarebbero convinti che l'uomo non fosse da solo quando è morto. Nelle prossime ore è prevista l’autopsia sulle spoglie del giovane, che dovrebbe chiarire meglio cosa sia accaduto.

Il giovane sarebbe stato visto nei pressi della piscina tre giorni prima del ritrovamento

Nel corso delle indagini è emerso come il 37enne, che lavorava nell’azienda di famiglia a Rubano, stesse passando un periodo difficile. Diversi testimoni nella serata di venerdì avrebbero sentito urlare e gesticolare il giovane mentre si trovava nei pressi dell’albergo, chiuso ormai da anni e gestito da un curatore nominato dal tribunale.

Una donna che abita nei dintorni l’avrebbe visto entrare nella struttura, come dimostrato anche dai filmati di alcune telecamere di sorveglianza presenti in zona. Qualche ora dopo, in piena notte, alcune persone avrebbero sentito un tonfo e subito avvertito i carabinieri, che però non avrebbero riscontrato niente di strano.

Lunedì i genitori del giovane ne hanno denunciato la scomparsa ai carabinieri di Selvazzano, proprio nelle stesse ore in cui il corpo è stato ritrovato nella piscina dal custode dell’edificio in disuso, durante un giro di perlustrazione.

Le diverse ipotesi sul decesso in piscina del 37enne: incidente o suicidio

Secondo le prime ricostruzioni, il giovane si sarebbe spogliato, mettendo da parte gli abiti e gli effetti personali.

Quindi, una volta rimasto in mutande, sarebbe finito dentro la vasca: al momento resta il mistero su quanto accaduto. Un’ipotesi è che abbia voluto uccidersi, ma sembra più probabile che sia accidentalmente caduto in piscina. Infatti sul corpo della vittima gli inquirenti hanno notato una vasta abrasione, forse dovuta alla ferita che si sarebbe procurato scivolando: potrebbe essere inciampato mentre camminava e aver sbattuto la testa, cascando in acqua. Infatti la piscina, della profondità di circa un metro e mezzo, era piena: il 37enne potrebbe aver perso i sensi per gli effetti di un trauma cranico.

Secondo gli amici il manager non sarebbe stato solo quando è caduto in piscina

Secondo gli investigatori, il 37enne nei giorni precedenti alla tragedia avrebbe alloggiato in una struttura alberghiera di Abano Terme, pur possedendo un’abitazione nelle vicinanze, forse perché in preda a un grave stato di alterazione psicologica.

La pm Luisa Rossi, che coordina le indagini, ha disposto che vengano effettuate anche delle analisi tossicologiche per verificare se il 37enne abbia assunto medicinali o sostanze stupefacenti prima di perdere la vita. Gli amici del giovane, invece, non sembrano credere alle ipotesi di un suicidio o di un incidente: secondo loro il manager sarebbe stato perseguitato negli ultimi tempi da qualcuno e non sarebbe stato da solo nemmeno la notte del suo decesso. Eppure gli inquirenti ritengono di escludere questa possibilità, essendo convinti che l'uomo sia entrato da solo nell’hotel dismesso.