Il cantante e musicista Bob Dylan, premio Nobel per la Letteratura 2016, è stato citato in giudizio a New York per presunti abusi sessuali su una dodicenne nel 1965.

A distanza di 56 anni dal presunto abuso, una donna si è fatta avanti e lo ha citato in giudizio. All'epoca dei fatti, la stella della musica folk aveva 23 anni e alloggiava nel Chelsea hotel di New York: secondo la donna Dylan avrebbe abusato di lei.

Chi è la donna che accusa Bob Dylan?

I documenti depositati presso la Corte Suprema di Manhattan identificano la querelante con le iniziali J.C.

Il fatto delittuoso di cui Bob Dylan è accusato sarebbe accaduto durante un totale di sei settimane, a cavallo tra l’aprile e il maggio 1965. La querelante sostiene che, all’epoca dei fatti, Dylan avesse 23 anni e lei solo 12. Ora la donna ne ha 68, vive in Connecticut e sostiene che la leggenda del folk abbia sfruttato il suo status per adescarla.

Secondo la denuncia, Dylan avrebbe “stabilito una connessione con J.C. per abbassare le sue inibizioni, con l'obiettivo di abusare sessualmente di lei”. Nella denuncia ci sono anche riferimenti a droghe, alcol e a presunte minacce di violenza fisica che avrebbero lasciato la querelante “emotivamente sfregiata e psicologicamente danneggiata sino ad oggi”.

La denuncia

Nella denuncia si legge di un Bob Dylan che avrebbe sfruttato il proprio status di musicista, “adescando J.C. per ottenerne la fiducia e il controllo, come parte del suo piano per molestarla e abusarne sessualmente”. Il cantante avrebbe inoltre “abusato della querelante più volte”.

Secondo il legale di J.C., gli strascichi emotivi dell'abuso subìto dalla donna risulterebbero nella depressione e nell’ansia “di natura permanente e duratura, che hanno impedito alla querelante di condurre una vita normale".

La donna chiede danni non ancora quantificati e un processo con giuria. All’accusa di molestie sessuali si aggiungono quelle di aggressione, percosse e di aver provocato nella vittima una condizione di stress emotivo, le cui conseguenze l'avrebbero portata a cercare cure mediche in più occasioni.

La risposta di Dylan

Il legale della querelante ha depositato la denuncia nella giornata di venerdì 13 agosto, presso la Corte Suprema di New York.

La legge dello stato di New York permette alle giovani vittime di abusi di costituirsi in giudizio a prescindere da quanto vecchi siano i fatti delittuosi, ed è quello che J.C. ha fatto.

La risposta di Dylan non si fa attendere e una dichiarazione è stato rilasciata da un portavoce del cantante: “Questa accusa vecchia di 56 anni è falsa e sarà vigorosamente contestata”.

Proprio il mese scorso, un giudice della Corte Suprema di Manhattan aveva pronunciato un provvedimento a favore di Dylan nella causa sui profitti provenienti dalla vendita dell'intero catalogo musicale del cantautore alla Universal Music.