L'assessore leghista Massimo Adriatici avrebbe pedinato Youns El Boussetaoui, l'uomo di origine marocchina che avrebbe ucciso la sera del 20 luglio a Voghera (Pavia). Le telecamere di videosorveglianza del paese, infatti, avrebbero ripreso il locale esponente della Lega mentre seguiva l'extracomunitario 39enne. Il legale dell'ex poliziotto e docente di diritto e procedura penale, l'avvocato Gabriele Pipicelli, parlando con i giornalisti avrebbe smentito l'esistenza di un video del genere. Del caso di Cronaca Nera si sta occupando il procuratore aggiunto Mario Venditti.

L'assessore Adriatici seguiva la sua vittima

Stando a quanto riportato da diverse testate nazionali, l'assessore alla Sicurezza del Comune di Voghera Massimo Adriatici non avrebbe incontrato casualmente, fuori dal bar Ligure di piazza Meardi, Youns El Boussetaoui, ma lo avrebbe seguito, forse per accertarsi di eventuali nuove "scorrerie" del cittadino marocchino già noto alle forze dell'ordine per molestie e per spaccio di sostanze stupefacenti.

Secondo la Procura di Pavia, ancora al lavoro per ricostruire quanto accaduto nella serata di martedì 20 luglio, il presunto pedinamento sarebbe una "coincidenza quantomeno anomala" che potrebbe, eventualmente, avere un peso nella modifica del capo accusa in omicidio volontario nei confronti dell’assessore leghista.

Da quanto emerso nelle ultime settimane, Massimo Adriatici, aveva l'abitudine di girare per le strade della sua Voghera per "controllare" la situazione. Alle sue "perlustrazioni", solitamente, seguivano sollecitazioni alle autorità locali per una maggiore, e migliore, organizzazione della sicurezza.

L'avvocato dell'assessore Adriatici: 'Non risulta'

L'avvocato Gabriele Pipicelli, difensore di Adriatici, nelle scorse ore ha smentito la presenza dei filmato in questione sostenendo di aver visto i video al momento depositati in procura, ma di non essere a conoscenza di quello relativo al presunto pedinamento. Pipicelli ha dichiarato: "Io ho visto i filmati che sono stati depositati in procura e questo pedinamento non mi risulta".

Ora però, l'assessore Massimo Adriatici - attualmente ai domiciliari per "eccesso colposo in legittima difesa" - dovrà chiarire il motivo della sua presenza in quei frame. L'esponente leghista, ricordiamo, ha sempre negato la volontà di uccidere ed avrebbe esploso più colpi contro il marocchino 39enne in virtù del suo addestramento da poliziotto. Tuttavia, secondo il gip, in quel frangente, non sarebbe stato in grado di gestire la situazione di forte stress. E, anche per questo, il pm Roberto Valli, coordinato dal procuratore aggiunto di Pavia Mario Venditti, ha chiesto un incidente probatorio volto a cristallizzare due delle tre testimonianze raccolte tra gli avventori del bar pavese.