Il Dpcm Conte del 14 gennaio 2021 che sanciva l'obbligo di indossare la mascherina a Scuola per gli studenti dai 6 agli 11 anni è illegittimo (anche se soltanto a fini risarcitori). A stabilirlo è il Tar del Lazio con una sentenza promulgata a seguito del ricorso presentato dai genitori di una ragazzina di 9 anni dell'Alto Adige che, all'epoca, frequentava la scuola primaria.

Il ricorso contro il Dpcm di Conte

Una coppia altoatesina, con l'aiuto degli avvocati Linda Corrias e Francesco Scifo, aveva deciso di presentare ricorso contro il provvedimento emanato dall'allora premier Giuseppe Conte.

In particolare, il nodo cruciale del ricorso riguardava l'imposizione della mascherina per gli studenti al di sotto dei 12 anni per l'intera durata delle lezioni svolte in classe e per le altre attività svolte durante l'orario scolastico.

Secondo quanto riportato nel ricorso, la coppia lamentava che tale imposizione fosse priva di qualsiasi valida motivazione e che contrastasse perfino con quanto indicato dal Comitato tecnico scientifico e dall'Organizzazione mondiale della sanità.

I genitori, inoltre, hanno definito la decisione del governo Conte "sproporzionata e irragionevole" sottolineando, ad esempio, il fatto che non sia stata presa nessuna misura per garantire che un minorenne, anche se privo di patologie conclamate, possa venire esonerato dal tenere la mascherina in aula.

Le reazioni alla sentenza del Tar

Dopo l'accoglimento del ricorso, dalle colonne di Adnkronos l'avvocato Scifo ha commentato con soddisfazione la sentenza del Tar del Lazio, giudicandola "storica" e "importantissima" in quanto "permette il risarcimento dei danni per un obbligo che è abusivo, ossia quello di portare le mascherine al chiuso senza che sia stata fatta prima alcuna prescrizione o valutazione medica".

In conseguenza del provvedimento emanato dal Tribunale Amministrativo del Lazio, gli avvocati dei ricorrenti intenteranno una causa per responsabilità personale contro l'ex premier e contro i ministri del precedente governo, in base all'art. 28 della Costituzione. Scifo ha ribadito, fra l'altro, l'intenzione di intraprendere un'azione collettiva a nome di tutti gli italiani, chiedendo a chi di dovere il pagamento dei danni.

Obbligo mascherine a scuola: Costa favorevole a revisione

In merito all'obbligo di indossare mascherine a scuola, l'attuale sottosegretario alla Salute Andrea Costa si è già dichiarato favorevole a una sua revisione e, nel caso ci siano le condizioni, a una sua totale revoca. Ma l'avvocato Scifo non ha risparmiato critiche nemmeno all'operato dello stesso governo Draghi, manifestando l'intento di agire anche contro l'attuale presidente del Consiglio, il quale avrebbe inserito lo stesso obbligo all'interno del d. l. 52/2021 e nei successivi.

Il premier Mario Draghi, tuttavia, sembra procedere in una direzione diversa rispetto a quella auspicata da Scifo. Le ultime decisioni dell'esecutivo in materia di scuola, finalizzate al ritorno alla didattica in presenza al 100%, continuano a prevedere comunque l'obbligo di mascherina per gli studenti dai 6 anni in su. Questa situazione, proprio alla luce della sentenza del Tar del Lazio, rischia di generare una valanga di azioni legali anche contro l'attuale governo.