Lo scorso mercoledì 15 settembre, a Bolzano, si è verificato un incidente mortale tra due biciclette. Il tutto è avvenuto in Piazza Verdi, sul lato che poi porta al ponte Loreto, quando mancavano pochi minuti alle 16:00. La dinamica dell'evento non è ancora stata resa nota, ma ciò che si sa è che due biciclette che in quel momento si trovavano in transito per la piazza hanno avuto una forte collisione tra loro. In seguito allo schianto uno dei ciclisti ha perso la vita.
Non si conoscono ancora le condizioni di salute dell'altro ciclista coinvolto
Subito dopo l'incidente sono stati allertati gli uomini del 112, numero unico per le emergenze. Viste le condizioni dei ciclisti, la gravità della situazione è stata compresa sin da subito. Sul luogo sono dunque stati inviati degli operatori di soccorso, tra cui la croce rossa con il medio d'urgenza. Questi, giunti sul posto, hanno cercato di prestare le prime cure ai coinvolti. Nonostante questo, però, per uno dei ciclisti non c'è stato niente da fare: l'impatto è stato troppo forte e la gravità delle ferite riportate non ha lasciato scampo all'uomo. La vittima è infatti morta sul colpo e i primi soccorritori non hanno potuto far altro che dichiararne la morte.
Ignote, invece, le condizioni di salute dell'altra persona coinvolta nel sinistro. Sul luogo dell'incidente, oltre che la croce rossa, sono accorsi anche gli agenti di polizia, la croce bianca e gli agenti della polizia locale. Spetterà ora agli investigatori il compito il ricostruire la dinamica esatta di quanto avvenuto,
La vittima era un architetto di 62 anni
La vittima dell'incidente si chiamava Stefano Bilato ed era un architetto di 62 anni.
L'uomo era molto conosciuto in tutta la città e la sua scomparsa improvvisa ha creato grande sgomento e cordoglio. Bilato, in città, era il contitolare della Promatek, studio di architettura posto al civico 14 di Via della Renna. Qui, dove lavorava con i colleghi Italo Nardi e Marco De Biasi, aveva realizzato molti lavori nella città, sia per privati che per enti pubblici.
Da tempo, poi, Stefano stava effettuando una serie di lavori con l'obiettivo di riqualificare l'areale. Tale progetto lo vedeva lavorare con l'archistar Boris Podrecca, considerato da molti come un vero e proprio pioniere del postmoderno. Chi conosceva Stefano lo definiva una persona poliedrica e vivace. A dimostrazione di questo vi è il fatto che, negli scorsi anni, ha gestito insieme a degli amici una enoteca chiamata 'L' ultimo giro'. Questa, che era situata presso Via San Quirino, è rimasta in attività per diversi anni, con Stefano che ne ha curato la gestione esclusivamente mosso dalla passione.