L'ex poliziotto Michele Giuttari ha riferito, nel corso di un'intervista al settimanale Giallo, alcuni retroscena riguardanti il caso di Pietro Pacciani e il Mostro di Firenze. Giuttari ha dichiarato che l'anziano contadino, prima di morire, aveva intenzione di parlare, ma sarebbe stato ucciso. Il poliziotto ha specificato, inoltre, che sarebbe stato vicino a scoprire la vera identità del serial killer e dei suoi mandanti, ma alla fine "hanno preferito bloccare le indagini che stavamo svolgendo, con l'allora pubblico ministero perugino Giuliano Mignini, piuttosto che conoscere la verità sui delitto del Mostro di Firenze".

Michele Giuttari ha proseguito: "Io e il giudice Mignini, quando avevamo imboccato la strada giusta che ci avrebbe portato ai mandanti di tutti gli omicidi, siamo stati indagati e ogni attività investigativa è stata così fermata".

Mostro di Firenze: il lavoro di Michele Giuttari

Michele Giuttari ha raccontato come, prima del blocco delle indagini sul caso del Mostro di Firenze, fosse riuscito a produrre una moltitudine di documenti ed elementi, a suo dire, "importantissimi". L'ex poliziotto ha però dovuto chiarire come il tutto sarebbe stato sequestrato ma "non possono dire che non ne erano a conoscenza". Giuttari ha detto che la verità sul serial killer che terrorizzò la provincia di Firenze tra gli anni '70 e '80 "è in quelle carte e può essere ancora accertata.

La Procura di Firenze ha preferito perdere otto anni di tempo per seguire la pista di Giampiero Vigilanti e del medico di Vicchio. Bastava continuare il lavoro che avevamo iniziato e che ci avevano volutamente fatto interrompere".

Verbali di una certa importanza

Michele Giuttari ha specificato che tra quei documenti sequestrati ci sarebbero verbali di interrogatorio e relazioni, a detta dell'ex agente di polizia, "importantissime".

Giuttari non si capacita di come tali carte siano state completamente ignorate: "Il nostro sforzo era stato quello di comprendere chi fossero i mandanti di quei delitti. Eravamo vicini. Si trattava di personaggi importanti, professionisti e gente facoltosa. Tutti appartenenti a una setta esoterica...".

Pacciani sarebbe stato ucciso

Pietro Pacciani, uno dei principali protagonisti della tragica vicenda, a detta di Michele Giuttari, sarebbe stato messo a tacere: "Pacciani? È stato ucciso, altro che malore fatale. Si sono serviti di lui per dare in pasto un colpevole, poi quando hanno capito che stava per vuotare il sacco lo hanno ucciso. Si era saputo che Pacciani era pronto a parlare e a raccontare tutta la verità che conosceva, la verità sui delitti del Mostro di Firenze che Pacciani conosceva molto bene. Il suo silenzio è stato pagato profumatamente".