"Secondo me Giovanni non ha neppure capito cosa ha fatto". A parlare è l'avvocato Umberto Terranova, il legale di Giovanni Francesco Di Prima, il 22enne reo confesso dell'omicidio della sorella 37enne Lucrezia Di Prima. Nella mattinata di oggi, mercoledì 20 ottobre, il giovane è comparso davanti al Gip Maria Ivana Cardillo, che sta coordinando le indagini sul caso di Cronaca Nera.
Perizia psichiatrica per il killer di Lucrezia Di Prima
Giovanni Di Prima, davanti al giudice per le indagini preliminari di Catania, ha confermato la versione fornita agli inquirenti al momento del fermo, avvenuto sabato 16 ottobre, dopo il ritrovamento, nelle campagne di Nicolosi (in provincia di Catania), del corpo di Lucrezia.
La Gip Cardillo ha quindi deciso di convalidare l'arresto e, di conseguenza, ha emesso l'ordinanza di custodia cautelare. Il ragazzo, che deve rispondere di omicidio volontario aggravato e occultamento di cadavere, è stato quindi trasferito nel carcere etneo di Piazza Lanza.
Nelle scorse ore, il legale del 22enne ha dichiarato: "Il mio assistito dovrà essere sottoposto a una perizia psichiatrica al fine di accertare le sue condizioni psicologiche". L'esame, secondo l'avvocato Terranova, potrebbe rivelarsi un "esame fondamentale per dipanare il gesto compiuto da Giovanni nei confronti della sua famiglia". "Le motivazioni di questo omicidio - ha continuato - rimangono nebulose. Secondo me - ha puntualizzato - il mio assistito non ha capito cosa ha fatto.
Non si è reso conto di quanto ha commesso e lo affermo nel pieno rispetto del dolore della famiglia”.
Lucrezia uccisa dal fratello forse per motivi economici
Al momento, il movente del delitto infatti è tutt'altro che chiaro. Lucrezia Di Prima, stando a quanto ricostruito, sarebbe stata uccisa con un coltello da caccia dal fratello minore nel primo pomeriggio di venerdì 15 ottobre nella loro villetta di San Giovanni La Punta.
Il 22enne, dopo aver nascosto il corpo con dei sacchi neri in una strada secondaria di Nicolosi, ha fatto credere che Lucrezia fosse sparita nel nulla. Per tutta la giornata di sabato, il fidanzato, i genitori e gli amici hanno cercato invano la 37enne e presentato denuncia di scomparsa ai carabinieri del locale comando. Proprio i militari, notando alcune macchie di sangue sui cerchioni dell'auto di famiglia, hanno riconvocato Giovanni in caserma.
Qui, dopo essere stato messo alle strette, il ragazzo ha confessato il delitto della sorella e fatto ritrovare il corpo.
Stando alla ricostruzione, ancora sommaria, effettuata dalla Procura di Catania, Giovanni Francesco Di Prima avrebbe deciso di uccidere la sorella maggiore per motivi economici. Il 22enne avrebbe voluto "liberare" il padre e la madre dal peso derivante dalle richieste di somme di denaro (gravanti sul bilancio di famiglia) avanzate dalla 37enne. Quei soldi sarebbero dovuti serviti per ristrutturare un’abitazione in cui si sarebbe dovuta trasferire con il fidanzato.