In Sardegna, nel 2020, la popolazione è passata da 1.611.621 abitanti a 1.598.225: parola dell’Istat, l’istituto nazionale di statistica. In parole povere in un anno sono 13.396 i sardi in meno, come se nell’Isola ogni mese sparisse un paese intero. L’immagine significativa di questo dato è il paese di Lanusei: “Secondo gli ultimi dati statistici – assicura Cinzia Blumenthal, ufficiale di stato civile del Comune di Lanusei – nel paese ogliastrino nel 2019 ci sono stati più morti che nati. Una situazione che continua ad esserci – conclude – anche se in leggera diminuzione”.

Un contesto che però non tocca soltanto la nostra Isola: “L’Italia intera – sottolinea la Blumenthal – sotto il profilo demografico è stata confermata come una delle nazioni con il più basso tasso di natalità in tutto il mondo”. Basta pensare infatti che dal 2007 a oggi si è registrato un calo vertiginoso delle nascite a fronte di un elevato numero di decessi. “Addirittura nel 2020 – assicura la funzionaria comunale – il numero delle nascite ha raggiunto il dato minimo dall’Unità d’Italia. Il numero di morti ha infatti abbondantemente superato il tasso massimo registrato dal secondo dopo guerra. Con un saldo negativo di ben meno 342,042 persone”.

Il lockdown non ha aiutato

Chi pensava che il lockdown nato durante la pandemia avesse agevolato le nascite, restando appunto chiusi in casa con il proprio partner, ha sbagliato di grosso.

“Il risultato dei numerosi periodi di lockdown – spiega ancora Cinzia Blumenthal, ufficiale di stato civile del Comune di Lanusei – a differenza da quanto poteva essere stato ipotizzato, non c’è stato assolutamente un incremento di nascite e quindi di concepimenti. In tutto il nostro paese – assicura - durante l’emergenza legata al Covid sono aumentati i morti e diminuite decisamente le nascite.

Quindi con una conseguente diminuzione della speranza di vita alla nascita”. Il dato nazionale, che è già preoccupante, in Sardegna ha fatto suonare il campanello d’allarme: Nel 2012 la Sardegna – secondo lo studio effettuato dal Comune di Lanusei – registrava uno dei tassi di natalità tra i più bassi d’Italia, il 7.6 per cento.

Per poi riprendersi nel mese di settembre del 2020 con un numero di morti stabile e un numero di nati in salita: 796 in un mese. L’anno dopo però il dato ha iniziato a calare fino a raggiungere, nel mese di maggio del 2021, il minimo di nati: 608. Anche se, ad esempio nei paesi di Girasole e Tortoli, il numero di nascite supera quello delle morti.

Incertezza e calo di consumi

L’Italia intera, in un periodo di massima incertezza, ha avuto un calo vertiginoso di consumi a fronte di un aumento dei risparmi. La Sardegna ne è la prova, mettere su famiglia infatti è sempre più complicato. Basta pensare infatti che nell’Isola, nel 2020, il numero dei matrimoni si è dimezzato rispetto all’anno precedente.

“Secondo le nostre ricerche – sottolinea ancora Cinzia Blumenthal – in tutta l’Ogliastra ad oggi c’è una costante diminuzione delle nascite”. Lo conferma anche l’Istat: “Nel censimento del 2011 tutta la provincia dell’Ogliastra – assicura la funzionaria – in sette comuni aveva registrato un incremento della popolazione. Mentre in 16 c’era stato un decremento. Il tutto - conclude - rapportato al quadro generale di tutta la Sardegna dove nello stesso periodo preso in considerazione si registrava un incremento della popolazione in ben 101 comuni contro i 276 dove c’è stato un decremento”.