In vista della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne il presidente della Repubblica Sergio Mattarella ha dichiarato che "per uscire da questa spirale è necessario educare: educare al rispetto, educare alla parità, educare all’idea che mai la forza può costituire uno strumento di dialogo". Papa Francesco invece ha scritto in un tweet: "Le donne vittime di violenza devono essere protette dalla società".

Violenza sulle donne: i numeri

Nel nostro Paese nell'ultimo anno le donne che ogni giorno hanno subito violenza sono 89.

Stando all'ultimo prospetto della Direzione centrale anticrimine della Polizia di Stato, nel 36% dei casi a commettere il femminicidio è stato il partner. Ad oggi, sono 263 gli omicidi con 109 vittime donne, di cui 93 sono state ammazzate nel luogo familiare/ affettivo. Ed è proprio in questo ambito che lo scorso anno il 40% delle donne sono state uccise, soprattutto per ragioni inerenti al legame di coppia; nel 2021 c'è stato un aumento degli episodi di morte per 'litigi e cause banali' (63 le donne uccise dal compagno). La scorsa settimana, in soli 6 giorni, le donne che hanno trovato la morte sono state sei di cui tre per mano del partner o ex. "Questa Giornata impone di confrontarci, ogni anno, con numeri intollerabili che testimoniano una inestirpabile violenza contro le donne" ha commentato Mattarella su una nota che si può leggere sul sito del Quirinale.

Gelmini: "Spesso le violenze restano nascoste"

Anche Maria Stella Gelmini, ministro per gli Affari Regionali, durante un programma di RTL 102,5 si è espressa in merito alla violenza contro le donne sottolineando come "soltanto il 15%/16% delle donne ha il coraggio e le condizioni per poter denunciare le violenze". Un numero di denunce basso e poco efficace per far fronte a questi terribili fatti, ha commentato.

La ministra Mara Carfagna è del parere che la Politica possa fare tantissimo per aiutare le donne vittime di violenza "ma deve cominciare a valutare" questi fatti "in tutta la loro gravità e ampiezza", quando invece si tende "a comportarsi come se fossero eventi contro i quali c'è poco da fare" - si legge in un'intervista rilasciata alla Stampa.

Ed ha proseguito ribadendo che le persone violente vanno fermate da subito, dal primo cenno di violenza. Ad esprimere il suo pensiero e vicinanza a tutte le donne anche Roberto Fico, Presidente della Camera, che in questa giornata ha affermato come il Parlamento non debba avere esclusivamente funzioni legislative ma "è anche e deve essere sempre più una istituzione culturale capace di conoscere i fenomeni e impegnata a definire soluzioni davvero adeguate".

Giornata contro la violenza sulle donne: quali sono le origini

Non è un caso se come ricorrenza della Giornata Internazionale per l'eliminazione della violenza contro le donne sia stato scelto proprio il 25 novembre. Si tratta di una circostanza che serve per prestare attenzione su un tema crudele e, disgraziatamente, sempre più attuale.

Questa ricorrenza è stata istituita dall’Assemblea generale delle Nazioni Unite (Onu) nel 1999. La data prende origine da un evento successo 60 anni fa, per l'esattezza il 25 novembre del 1960 quando Patria, Minerva e María Teresa Mirabal, furono uccise a causa delle loro idee. Le tre donne, tre sorelle attiviste politiche della Repubblica Dominicana, vennero violentemente uccise a causa della loro militanza politica contro il regime del dittatore dominicano Rafael Leonida Trujillo. Il mondo intero conobbe il sacrificio delle donne soltanto nel 1999, anno in cui questa terribile storia arrivò sul tavolo dell’assemblea dell’Onu.

In Italia il ricordo delle donne vittime di violenza si celebra dal 2005.