Sequestrati 15 chili di marijuana pronta per essere venduta, oltre che numerose piante messe a dimora all’interno di un terreno privato in località “Tasonis”, nelle campagne di Sinnai. Con le pesanti accuse di coltivazione e spaccio di sostanze stupefacenti è finito in manette Giuseppe Angius, 50anni, cagliaritano, che i carabinieri hanno arrestato all’alba di questa mattina, 13 novembre, proprio all’interno del suo appezzamento di terra. L’uomo, dopo tutti i controlli di rito in caserma, è stato costretto agli arresti domiciliari all’interno della sua abitazione.

Il tutto in attesa del rito per direttissima che sarà celebrato in un’aula del Tribunale di Cagliari. Secondo gli investigatori la droga, una volta immessa nel mercato al dettaglio delle sostanze stupefacenti, avrebbe potuto fruttare oltre 100mila euro. Tra l’altro la marijuana - analizzata dagli specialisti dei Ris, il reparto investigazioni scientifiche dei carabinieri – era di ottima qualità, con un principio attivo di Thc che superava abbondantemente il 20 per cento.

Una vera e propria coltivazione

Era da parecchio tempo che i carabinieri della Stazione di Sinnai, coordinati dal maresciallo Stefano Locci e i colleghi del nucleo investigativo di Quartu Sant’Elena, diretti dal tenente Pietro Lucania, tenevano sotto controllo il 50enne Giuseppe Angius.

In paese infatti giravano voci – giunte agli investigatori dell’Arma - che l’uomo fosse coinvolto in traffici non troppo puliti. Proprio per questo, i carabinieri hanno voluto vederci chiaro e per alcuni giorni, attraverso appostamenti e intercettazioni ambientali, hanno tenuto sotto controllo i movimenti del 50enne originario di Sinnai.

Questa mattina – dopo aver raccolto numerosi indizi – i carabinieri sono passati all’azione e hanno raggiunto il terreno in campagna dell’uomo, in località “Tasonis”. Qui hanno notato il 50enne che si addentrava all’interno della piantagione, ben nascosta ad occhi indiscreti dalla folta vegetazione. A quel punto l’hanno raggiunto e l’uomo, stupito, non ha potuto fare altro che consegnarsi ai carabinieri.

La perquisizione

I militari, dopo averlo bloccato, hanno perquisito l’abitazione annessa al terreno, trovando i 15 chili di marijuana, oltre a 4mila euro in banconote di piccolo taglio – secondo i carabinieri frutto della vendita della droga - e tutto il materiale per il confezionamento e la vendita della sostanza stupefacente. Nell’abitazione, gli investigatori hanno anche recuperato una macchina per il sottovuoto, numerose bustine di plastica trasparente e diversi bilancini elettronici, utilizzati presumibilmente per pesare la droga. A quel punto l’uomo, che non ha saputo giustificare il possesso di tutta quella sostanza stupefacente, è stato dichiarato in arresto. Ora il 50enne si dovrà trovare un avvocato che lo difenda dalle accuse mosse dalla Procura.