"Una sera è tornata dal lavoro piangendo". A parlare così, ai microfoni di Quarto Grado su Rete 4, è stata la signora Silvana, la mamma di Nada Cella, la segretaria 24enne uccisa a Chiavari (Genova) il 6 maggio 1996.

Nella puntata di ieri, venerdì 12 novembre, Gianluigi Nuzzi e Alessandra Viero hanno dedicato ampio spazio al caso di Cronaca Nera riaperto recentemente e, ripercorrendo il "delitto di via Marsala", hanno fatto sentire anche l'audio della telefonata anonima fatta alla mamma di Marco Soracco - il datore di lavoro di Nada - da una supertestimone rimasta, finora, anonima.

La testimonianza della mamma di Nada Cella

Dopo oltre 25 anni dal delitto, irrisolto, di Nada Cella, la procura di Genova - anche grazie all'intervento della criminologa Antonella Pesce Delfino - ha deciso di aprire una nuova inchiesta per far, finalmente, luce sull'accaduto.

Nei giorni scorsi, Sabrina Franzone, l’avvocato che rappresenta la famiglia Cella, ha spiegato ai microfoni di Fanpage.it che Silvana Smaniotto, in tutto questo tempo, non ha mai mollato. "Resta in vita - ha dichiarato - perché vuole capire cosa sia successo a sua figlia".

La donna, ieri sera, è intervenuta - collegata a distanza - a Quarto Grado e, dopo aver rinnovato l'appello a chiunque sappia qualcosa sull'omicidio della sua Nada di farsi avanti, ha ricordato un episodio molto particolare.

La ragazza, da circa cinque anni, faceva la segretaria presso lo studio del commercialista Marco Soracco, in via Marsala 14, a Chiavari. Una sera, però era ritornata da lavoro piangendo. "Sono rimasta un po' così - ha precisato Silvano - e quando le ho chiesto che cosa fosse successo, Nada mi ha risposto tra le lacrime che non voleva più tornare al lavoro".

La signora Smaniotta, che non sa dare una spiegazione al turbamento della figlia, ha poi ribadito di vivere, come gli altri familiari di Nada, "l'ergastolo del dolore".

Il delitto di Nada Cella e la telefonata anonima

Nada Cella è stata uccisa la mattina del 6 maggio 1996, mentre si trovava al lavoro, al secondo piano di uno stabile di via Marsala 14.

La ragazza, stando a quanto ricostruito, sarebbe stata uccisa tra le 8:50 e le 9:10 e, su porte e finestre dello studio, non furono rinvenuti segni di effrazione.

La Procura di Genova e gli investigatori della squadra mobile, nei giorni scorsi, hanno diffuso l'audio di una telefonata anonima - riproposta anche dalla trasmissione Quarto Grado - in cui si sente una donna, che dalla voce potrebbe essere anziana - affermare di aver visto Annalucia Cecere proprio sotto lo studio di Marco Soracco.

L' ex maestra, oggi 53enne, è iscritta nel registro degli indagati con l'accusa di omicidio volontario.

Nell'audio, risalente al 9 agosto 1996 la testimone anonima afferma: "L'ho vista che andava via con il motorino, tutta sporca di sangue metteva tutto sotto la sella. L'ho salutata e neanche m' ha guardata". "Le dico la verità - ha continuato la misteriosa voce - L'ho vista nel carruggio 15 giorni fa e non m'ha nemmeno guardata".