Un vecchio camper parcheggiato da un anno in un'area di sosta nella zona industriale di Bassano del Grappa, in provincia di Vicenza, non aveva mai destato l'interesse di alcuno. Ci viveva la 31enne Giulia Rigon con il compagno 28enne di origine brasiliana Henrique Cappellari. Ma ieri, domenica 19 dicembre, la donna è stata trovata senza vita all'interno del mezzo. A dare l'allarme è stato proprio il compagno: su di lui ricadono i sospetti degli inquirenti che lo accusano di omicidio aggravato.

Bassano, il ritrovamento del corpo

Domenica mattina, Henrique Cappellari ha mandato un messaggio vocale al padre di Giulia: "Sta male, non risponde" gli ha detto.

Il padre gli avrebbe risposto di portarla all’ospedale o di chiamare subito l’ambulanza. Cappellari ha chiamato la centrale operativa del 118. Nella segnalazione registrata alle 6 e 51, ha motivato la richiesta d'intervento parlando di una caduta della 31enne sull’asfalto del parcheggio in seguito a una discussione.

All'arrivo di sanitari prima e carabinieri poi, Giulia giaceva morta sul sedile posteriore del vecchio camper, modello Fiat 'Arca' di colore bianco, tra sporcizia e disordine. Il mezzo sostava da molti mesi nell'area di sosta di via Capitelvecchio dove, tra i capannoni industriali, si trovano anche altri mezzi. I capelli e parte degli indumenti della 31enne erano umidi, come se fossero stati lavati.

Aveva una grossa ferita in fronte e molteplici lividi. Spaventato, il cane di Cappellari era nascosto sotto il sedile lato guida.

Secondo una prima ricostruzione, sarebbe morta dalla sera del sabato precedente. All'esterno del camper, l'auto di Giulia, una Fiat Punto grigia, presentava tracce di sangue. Ma tracce ematiche sono state scovate dai carabinieri del Ris di Parma sulla porta d'ingresso e all'interno del camper, oltre che nell’adiacente area esterna e sull’asfalto del parcheggio.

Per il medico legale giunto sul posto, le lesioni non sarebbero compatibili con una caduta accidentale. La donna sarebbe stata colpita con un oggetto contundente alla fronte.

Compagno sentito per ore alla caserma di Bassano

Unico indagato è il suo compagno che, interrogato dalla pm Serena Chimici, ha continuato a professare per ore la sua innocenza.

Alla presenza del legale di fiducia, ha spiegato che tra lei e la sfortunata compagna c'era stata sì una lite all'esterno del camper, ma che la donna si sarebbe provocata da sé la profonda ferita in fronte. "Non l'ho toccata, è caduta da sola", ha detto.

Le altre ferite sarebbero state causate durante il trasporto della donna nel camper. La sua versione non convince gli inquirenti che ipotizzano un omicidio. Secondo la prima analisi esterna, la morte potrebbe essere sopraggiunta in seguito a percosse. L'autopsia sul corpo della donna fissata nelle prossime ore, darà risposte esplicative: dovrà verificare se vi siano tracce di un'aggressione sulle mani e sotto le unghie.

Storia di marginalità e disagio esistenziale

Per gli inquirenti si tratterebbe dell'ennesimo femminicidio, avvenuto in un contesto di marginalità, disagio esistenziale se non psichiatrico. Una vita difficile e sempre in salita, è stata quella di Henrique. Adottato da bambino da una famiglia insieme al fratello, ribelle e inquieto se ne era presto allontanato ed era cresciuto in una comunità. Aveva cercato di affermarsi come dj e ragazzo immagine in discoteca non trovando alcuno sbocco. Poi, da circa due anni, la decisione di trasferirsi nel camper. Seppur residente a Cassola, è registrato come senza fissa dimora e non risulta avere un’occupazione stabile. Cappellari già ieri è stato sottoposto ad accertamenti clinici per verificare se abbia assunto alcol o droghe.

Giulia, vicentina originaria dell'Altopiano di Asiago, da settembre lavorava in un supermercato ed era stata assunta. "Era una dipendente stupenda, sempre puntale e precisa, gentile e premurosa sia con i clienti che con i colleghi di lavoro. Siamo sconvolti per quello che è accaduto, nessuno di noi voleva crederci", la testimonianza di Giovanni Battocchio, uno dei titolari. Lei aveva deciso di aderire alla scelta del compagno e di trasferirsi a vivere con lui nel camper, ora posto sotto sequestro. I genitori, molto conosciuti ad Asiago, hanno un negozio di alimentari.

Ma anche le condizioni psichiche della commessa sembra non fossero buone e saranno oggetto di accertamenti: in un documento firmato dal Procuratore della Repubblica di Vicenza, Lino Giorgio Bruno, è scritto che la 31enne, “in base a elementi informativi acquisiti, sarebbe stata ricoverata presso strutture psichiatriche e di recente presso una comunità terapeutica residenziale in provincia di Vicenza”.