L’inchiesta sulla scomparsa di Denise Pipitone dovrà ripartire da zero: nelle scorse ore il gip di Marsala Sara Quittino ha accolto la richiesta della Procura, disponendo l’archiviazione dell’ultimo filone d’indagine, sul caso della bambina di quattro anni svanita nel nulla da Mazara del Vallo il 1° settembre del 2004. Quattro erano le persone coinvolte: tra queste c’era anche Anna Corona, accusata di sequestro di persona: si tratta dell’ex moglie del padre naturale della piccola, Piero Pulizzi, nonché madre di Jessica Pulizzi, la sorellastra della piccola, processata e assolta anni fa.

Insieme a lei, era stato iscritto nel registro degli indagati per lo stesso reato anche Giuseppe Della Chiave, nipote di Battista, l’anziano sordomuto che testimoniò di averlo visto con la bimba nelle ore successive alla sparizione. Infine l’inchiesta aveva riguardato anche Antonella Allegrini e il marito Paolo Erba, per aver fornito false informazioni al pubblico ministero nelle loro testimonianze. Secondo la procura di Marsala non sarebbero emersi elementi significativi contro gli indagati. I legali di parte civile Giacomo Frazzitta e Piero Marino, che rappresentano i genitori di Denise, si erano opposti alla richiesta di archiviare il procedimento nei confronti di Anna Corona.

Il caso della ragazza russa che assomigliava alla madre di Denise

Nessuno ha più visto Denise da quel giorno d’inizio settembre in cui la bimba giocava con i cugini all’esterno dell’abitazione della nonna. Nel corso degli anni ci sono state varie segnalazioni, spesso rivelatesi solamente dei falsi allarmi. Numerosi avvistamenti si sono risolti in un nulla di fatto, come quello della ragazza russa che si era presentata davanti alle telecamere di un’emittente di Mosca alla ricerca della madre, lo scorso marzo.

Numerosi spettatori di Chi l’ha visto?, che aveva riproposto le sue immagini, avevano notato una vaga somiglianza con le foto giovanili di Piera Maggio, la madre della piccola scomparsa a Mazara. Tuttavia l’esame del gruppo sanguigno della giovane, che diceva di essere stata rapita da piccola e di non ricordare nulla del passato, ha tolto ogni speranza ai genitori di Denise.

Il video della bambina somigliante a Denise davanti a una banca di Milano

Piera Maggio non si è mai persa d’animo e ha continuato a parlare di quanto accaduto alla figlia, presentandosi anche in televisione, nella speranza di avere notizie sulla scomparsa ed elementi utili per poter ritrovare la giovane. Nell’ottobre 2005 la mamma di Denise si disse certa di aver riconosciuto la piccola in un filmino, girato col telefono cellulare da una guardia giurata davanti a una banca di Milano, in cui si vedeva una bimba, Danas, insieme a una rom adulta. Tuttavia i protagonisti di quel video non sono mai stati rintracciati. Un’altra volta Piera si è spinta fino a Marrakech per rintracciare da sola un’altra bambina somigliante a sua figlia, che alla fine è riuscita pure a incontrare: ma anche in questo caso si trattava di un errore di persona, così come per tanti altri avvistamenti, che hanno portato la famiglia della piccola a esaminare tutte le segnalazioni con la massima cautela, per evitare nuove cocenti delusioni.

Tante segnalazioni non hanno mai portato al ritrovamento di Denise

Nel 2005 gli inquirenti setacciarono un campo nomadi a Padova nel tentativo di trovare Denise: nel corso di quell’operazione è stata scovata una 14enne bulgara venduta dai genitori a un’altra tribù. Due anni dopo a far sperare tutti furono le riprese di una bambina di sei anni somigliante alla piccola scomparsa e con il suo stesso nome: ma quella Denise, rintracciata in un supermercato di Molfetta, non era la bimba di Mazara del Vallo. Col passare del tempo sono arrivare altre segnalazioni a Bologna, Cremona e Verona, per non parlare di scherzi e interventi di mitomani, come quello della ragazzina della provincia di Potenza che nel 2015 scrisse un messaggio su Facebook direttamente a Piera Maggio, chiamandola “mamma”.