La Juventus, in questi giorni, è sotto la lente degli inquirenti della procura di Torino per la questione relativa alle plusvalenze. I pm si stanno concentrando anche su alcuni documenti che sarebbero segreti. Infatti, ci sarebbe una presunta scrittura privata tra la Juventus e Cristiano Ronaldo legata ai mancati pagamenti. Questo documento, però, non si troverebbe e stando a quanto afferma la Gazzetta dello Sport, questo sarebbe un mistero. Per questo motivo gli inquirenti starebbero anche pensando di convocare Cristiano Ronaldo. I pm potrebbero interrogare CR7 per capire se davvero questo documento esista oppure no.

Non è nemmeno da escludere che la carta privata tra la Juventus e il portoghese potrebbe anche essere legata a una buona uscita. Adesso non resta che attendere di capire come evolverà la situazione e se davvero Cristiano Ronaldo sarà ascoltato in procura. Gli inquirenti potrebbero decidere anche di non convocare CR7 ma di rivolgersi al suo manager Jorge Mendes.

Resta il giallo sul documento segreto di CR7

In questi giorni, la procura di Torino sarebbe all'opera per trovare un documento privato che ci sarebbe tra la Juventus e Cristiano Ronaldo. Gli inquirenti sarebbero venuti a conoscenza di questa scrittura privata in una intercettazione avvenuta tra Federico Cherubini e Cesare Gabasio avvocato della Juventus.

Ma di questa carta non ci sarebbe nessuna traccia. Gli inquirenti avrebbero chiesto informazioni anche all'ad bianconero Maurizio Arrivabene. Il dirigente della Juventus avrebbe risposto: "Mi informo". I pm avrebbero anche chiesto a Federico Cherubini di dare spiegazioni in merito a questa carta segreta con CR7, ma il ds non avrebbe dato indicazioni utili in tal senso.

Due indagati non rispondono

In questi giorni, la procura di Torino ha sentito alcune persone informate sui fatti in merito all'indagine Prisma sui bilanci della Juventus. Nella giornata di ieri 1 dicembre, i pm avrebbero voluto sentire anche due indagati che adesso non sono più parte del club bianconero. In particolare si tratta di Marco Re e Stefano Bertola, ma entrambi si sarebbero avvalsi della facoltà di non rispondere.

In merito a questa questione si è espresso il loro avvocato Luigi Chiappero: "Le questioni in discussione sono essenzialmente di carattere tecnico e necessitano di una riflessione". Inoltre, la procura di Torino avrebbe chiesto una consulenza tecnica in merito ai bilanci della Juventus. Questa consulenza però, non si dovrebbe concentrare sul valore dato ai calciatori durante le operazioni di compravendita o di scambi. Dunque, l'orientamento dei magistrati sarebbe quello di affidare a una persona esperta di bilanci il compito di vagliare la corretta collocazione delle poste e di occuparsi di una eventuale rettifica.