Alec Baldwin ha rilasciato la prima intervista televisiva dopo la tragedia sul set del film western Rust di cui era protagonista, oltre che produttore. Lo scorso 21 ottobre, la direttrice della fotografia Halyna Hutchins ha perso la vita a causa di un colpo sparato proprio mentre Baldwin stava maneggiando un'arma di scena durante le riprese nel deserto del New Messico.

Baldwin: 'Non punterei mai una pistola verso qualcuno per poi premere il grilletto'

"Non ho premuto il grilletto, non punterei mai una pistola verso qualcuno per poi premere il grilletto", ha detto l'attore 63enne.

Baldwin ha voluto raccontare la sua verità nel corso di una lunga intervista andata in onda in esclusiva ieri sera, 2 dicembre, sull'emittente americana ABC. Nel passaggio più difficile dell'intervista, Baldwin non è riuscito a trattenere le lacrime nel ricostruire per la prima volta davanti a un pubblico televisivo la presunta dinamica dell'incidente. Quando il giornalista George Stephanopoulos gli ha chiesto perché mai ha puntato l'arma da fuoco contro la direttrice della fotografia e ha premuto il grilletto, ha detto: "Non ho idea di come sia potuto succedere, qualcuno ha messo un proiettile vero in quell'arma, un proiettile che non doveva nemmeno esserci sul set, è la cosa peggiore che mi sia capitata nella vita, penso a cosa avrei potuto fare per impedirlo".

Baldwin ha raccontato che la Colt ha sparato mentre erano in corso le prove e lui stava discutendo con Hutchins delle angolature con cui tenere l'arma: "In questa scena devo armare la Colt. Vuoi vedere come? E lei ha detto di sì - ha riferito l’attore - Quindi prendo la pistola e inizio ad armarla. Non premo il grilletto. Le chiedo Vedi?

E lei mi dice 'Fai finta di premere e abbassala un poco'. Io preparo la Colt le chiedo “così vedi bene? Così vedi? Va bene così? A quel punto lascio il cane e l'arma spara".

L'attore ha precisato di aver accettato l'intervista perché i tempi delle indagini potrebbero essere lunghi, mentre "ci sono idee sbagliate che stanno girando e sento davvero di non poter aspettare": ha negato di essere il responsabile dell’incidente.

"Vorrei solo dire che farei qualsiasi cosa per poter cancellare quel che è successo", ha aggiunto Baldwin, più volte sopraffatto dalla commozione. A questo punto, la sua carriera di attore potrebbe essere finita, ma la cosa non lo preoccupa affatto, a fronte di una vita spezzata, forse per l'irresponsabilità di qualcuno, e di tanto dolore. La produttrice ha lasciato un marito e dei figli. Di certo ora Baldwin non potrebbe più girare film con armi. "Ancora adesso non riesco a crederci, non mi sembra reale", ha dichiarato.

Baldwin non è stato incriminato

Per il momento la polizia non ha incriminato Baldwin né alcun membro della troupe. Cosa sia veramente accaduto e perché, non l'ha chiarito l'intervista.

Al contrario, le dichiarazioni rese hanno aumentato l'incertezza. Gli inquirenti stanno cercando di arrivare a una spiegazione indagando sui mancati controlli sul set.

Baldwin ha ricevuto l'arma dall'assistente alla regia del film, Dave Halls. Non sapeva fosse caricata con proiettili veri e avrebbe indicato che era scarica, gridando 'pistola fredda'. Halls, a sua volta, aveva ricevuto la pistola da Hannah Gutierrez-Reed, armiera 24enne del film che avrebbe avuto poca esperienza. Gutierrez ha detto e ripetuto di avere usato una scatola di cartucce a salve. Secondo l'ufficio dello sceriffo di Santa Fe, il proiettile killer sarebbe arrivato da un'armeria di Albuquerque che avrebbe legami con il padre di Hannah Gutierrez Reid.

Per lo sceriffo, Halls e Gutierrez Reid sono al centro delle indagini.

Incidenti mortali sul set

Nella storia del cinema ci sono stati incidenti mortali durante le riprese di film. Il pilota acrobatico Art Scholl morì nel 1985 in un incidente aereo mentre eseguiva un'acrobazia durante le riprese di Top Gun. Il caso più noto resta quello di Brandon Lee. Il figlio di Bruce Lee morì nel 1993. Fu colpito involontariamente dal proiettile di un'arma mentre recitava sul set del film 'Il corvo'.

Dopo la tragedia sul set del film Rust che ovviamente non avrà mai seguito, c'era stata una protesta della troupe sulle condizioni di lavoro e due persone avevano fatto causa a Baldwin e ai produttori del film per negligenza e per non aver rispettato i protocolli di sicurezza.

Il regista Bandar Albuliwi aveva lanciata una petizione sulla piattaforma change.org per bandire per sempre le armi vere dai set. In poche ore erano state raccolte oltre 25mila firme. "Dobbiamo assicurarci che una tragedia evitabile come questa non si ripeta più. Non ci sono scuse: una cosa del genere non dovrebbe accadere nel 21esimo secolo", era scritto nella petizione.