La morte di Paolo Calissano addolora molti colleghi del mondo dello spettacolo. Più di tutti, l'attrice Valeria Fabrizi che, oltre a ricordarlo, su Instagram si è scagliata contro il mondo dello spettacolo che l'avrebbe emarginato dal 2005 quando ebbe guai giudiziari.
Nella tarda serata del 30 dicembre, l'attore 54enne è stato trovato esanime nella sua abitazione romana, in zona Balduina. L'ex compagna aveva chiamato i carabinieri non riuscendo a contattarlo. Gli inquirenti ipotizzano che il decesso sia stato causato da un mix di psicofarmaci che l'attore assumeva per curare la depressione.
Indaga la Procura di Roma.
Calissano, Valeria Fabrizi: 'Non doveva succedere'
Oltre il rammarico, l'attrice 85enne Valeria Fabrizi punta il dito contro la crudeltà dello star system che non avrebbe più fatto lavorare Calissano, non prendendo neanche in considerazione le sue proposte. L'attrice, apprezzata dal pubblico televisivo per la sua partecipazione a Ballando con le stelle 2021, ha espresso il suo dolore per la morte dell'attore in un post su Instagram. "Non doveva succedere", ha scritto, ricordando i tempi in cui lavorarono insieme a Nino Manfredi nella fiction Linda e il brigadiere. Ha ricordato che Calissano la chiamava affettuosamente 'mamma Valeria' e che spesso lo incontrava abitando nella stessa zona.
Fabrizi ha scritto di aver cercato invano di aiutarlo: l'attore sarebbe stato allontanato "da questo ambiente di ‘spettacolo’ per aver commesso qualche errore privato ma risolto". Nel ricordo di Fabrizi, Calissano, oltre a essere un bravo attore, era una persona educata e gentile che avrebbe sofferto in solitudine la depressione e l'indifferenza subita: le sceneggiature importanti scritte da lui sarebbero ingiallite "sulla scrivania di persone distratte".
Conclude Fabrizi: "Lui valeva, soffriva di nostalgia artistica e di sensibile attenzione umana".
Calissano, Stefania Orlando: 'Generoso e fragile'
"Ciao Paolo, eri una persona sensibile e fragile, troppo per un mondo così spietato!": ha twittato Stefania Orlando. La presentatrice conosceva bene Paolo Calissano perché sua cugina, Fabiola Palese, è l'ex compagna dell'attore.
Per lei era uno di famiglia: "Con noi aveva condiviso tanti momenti privati, intimi: comunioni, Natali, era stato al mio matrimonio. Era una persona sensibile, generosa, fragile come molti di noi, un uomo che sapeva farsi volere bene da tutti. Solo che qualcuno riesce a mascherare di più le proprie emozioni. In lui, invece, si vedevano tutte".
Calissano, 'costretto' a sparire dalla tv
Negli anni '90 e nel decennio successivo, Calissano era il beniamino del pubblico, soprattutto femminile. Il successo era arrivato grazie a fiction quali General hospital, Dottoressa Giò con Barbara D'Urso, Linda e il brigadiere, Vivere, Vento di ponente. Nel 2004, al culmine della celebrità, ci fu la partecipazione al reality L'isola dei famosi, volontariamente interrotta prima del tempo dall'attore per un infortunio al ginocchio.
Nel 2005, l'episodio che segnò la sua vita dal punto di vista umano e professionale: Paolo Calissano fu arrestato per spaccio di sostanze stupefacenti, dopo la morte di Ana Lucia Bandiera. La ballerina brasiliana 31enne morì per una overdose di cocaina assunta nell'abitazione genovese dell'attore. Condannato a quattro anni di reclusione, fu assegnato alla comunità per tossicodipendenti 'Fermata d'Autobus' di Trofarello, Torino, e tornò libero nel 2007 grazie all'indulto. Ma a quel punto la sua vita lavorativa divenne un ricordo.
In più interviste, l'attore lamentò di essere stato allontanato dalla tv italiana: "Non recito in Italia perché è il prezzo che devo pagare per i miei errori, che oggi non rifarei.
Il mio allontanamento dalla tv italiana non è stata una libera scelta ma una costrizione. Non posso incolpare nessuno, fa parte del prezzo che devo pagare per gli errori commessi nella mia vita privata", dichiarò nel 2012 in un'intervista al settimanale Vero. L'attore si mostrava ottimista: "Non farei più certe scelte sbagliate, che riguardano la mia vita privata e che hanno danneggiato anche la mia sfera professionale. Ma non devo niente a nessuno perché gli errori che ho commesso li ho pagati tutti, e ora devo solo dare il meglio di me stesso per riconquistare il pubblico". In seguito, sottolineò amareggiato che il suo cammino fosse tutto in salita: “Ogni volta che si parla di cocaina vengo tirato in ballo, ma io sto tentando di ricostruirmi una vita", spiegò a La Stampa.
Dopo un'ospitata nel 2014 nel salotto televisivo di Barbara D'Urso per un'intervista esclusiva, e la partecipazione nel 2018 ad alcune puntate della serie di Rai 1 Non dirlo al mio capo, con Vanessa Incontrada, non si era più visto in tv.