Il premier Mario Draghi l’ha ringraziato per il coraggio e la dedizione mostrati in questi drammatici giorni di guerra in Ucraina. L’ambasciatore italiano a Kiev, Pier Francesco Zazo, è rimasto al fianco dei suoi connazionali ed il suo contributo è stato fondamentale per trarre in salvo un centinaio di italiani e venti bambini, tra cui sei neonati, trasferendo il corpo diplomatico a Leopoli. All’alba dell’invasione russa in Ucraina il 62enne beneventano aveva manifestato l’intenzione di non abbandonare il Paese. In prima linea si è adoperato per portare al sicuro soprattutto chi aveva bisogno di assistenza.

“Voglio restare a Kiev qui fin quando sarà possibile” - aveva comunicato alla Farnesina. Quando la situazione è precipitata Zazo ha provveduto al trasferimento dei bimbi e di tanti italiani in un luogo più sicuro. Lontano dal macabro suono delle bombe. “Ospitiamo cento connazionali nella nuova sede all’Ambasciata Italiana” - ha spiegato sottolineando che il nucleo dei duemila italiani non si è mosso dall’Ucraina. L’operato dell’ambasciatore italiano nella capitale ucraina è stato elogiato anche dal sindaco di Benevento, Clemente Mastella, che l’ha definito “orgoglio sannita”.

Zazo elogiato dal premier Mario Draghi

Non solo gratificazioni istituzionali per l’operato dell’ambasciatore italiano nell’inferno di Kiev.

Sono numerosi gli italiani che si trovano nella capitale ucraina che hanno testimoniato quanto sia stato prezioso il lavoro di Pier Francesco Zazo fin dalle prime battute del conflitto. “Abbiamo vissuto momenti difficili ed abbiamo avuto il timore di perdere la vita" - ha raccontato un cittadino italiano a TgCom24 che grazie all’intervento del diplomatico è riuscito a rientrare nel Bel Paese.

L’ambasciatore ha aperto le porte della sua abitazione per aiutare tanti italiani rimasti bloccati in Ucraina. "Ci ha offerto un rifugio e del cibo senza esitazioni".

Nel frattempo il Ministero degli Esteri ha invitato i connazionali che si trovano a Kiev a lasciare la capitale utilizzando i mezzi disponibili (tra questi i treni) negli orari in cui non c’è il coprifuoco.

La situazioni viene costantemente monitorata con aggiornamenti sul sito Viaggiare sicuri.

L'ambasciatore italiano a Kiev è sposato con la biologa ucraina Svetlana Sharapa

Pier Francesco Zazo ha assunto l’incarico di ambasciatore italiano a Kiev dal gennaio 2021. Il 62enne ha la capitale ucraina nel cuore anche per questione sentimentali visto che è sposato con Svetlana Sharapa, biologa di Kiev che ha studiato cultura italiana alla Moscow State Linguistic University. Originario di Benevento, Zazo si è laureato in Scienze Politiche ed ha iniziato la sua carriera diplomatica 40 anni fa con il primo incarico in Medio Oriente. Da quel momento ha girato il mondo con ruolo di rilievo all’ambasciata di Seoul e di Stoccolma.

A fine anni ‘90 la sua prima esperienza nella capitale ucraina come consigliere d’ambasciata.

Subito dopo il trasferimento a Mosca. Nel 2013 è stato ambasciatore italiano a Canberra (Australia). Inoltre vanta esperienze diplomatiche anche in Papa Nuova Guinea, Isole Salomone e Isole Figi. Fin dall’inizio della sua esperienza a Kiev si è attivato per far conoscere la cultura italiana. Tra i grandi eventi organizzati in questo lasso di tempo la mostra internazionale su Federico Fellini per il centenario della nascita del grande regista.